Presentazione

Questo spazio, amici lettori, è dedicato a voi.


Nato inizialmente per presentare al pubblico il mio primo romanzo, La signora del borgo
, il blog ha registrato subito le prime recensioni dei lettori e si è arricchito successivamente di molti altri argomenti che non erano soltanto quelli relativi ai temi trattati nel romanzo. Col trascorrere del tempo il blog si è caratterizzato sempre più come uno spazio multitematico, riempito soprattutto dai tantissimi commenti dei frequantatori, alcuni dei quali veri e propri fedelissimi, presenti sin dalla nascita del blog e tutt'ora attivi.

La pubblicazione del secondo romanzo, La fucina del diavolo, anch'esso edito per i tipi di Bastogi, insieme con le immancabili recensioni, ha ulteriormente alimentato i temi di discussione, accentuando il carattere del blog di volersi presentarsi come spazio aperto ma anche con uno stile proprio. Uno stile che lo ha contraddistinto sin dall'inizio e che, per certi versi, lo ha reso unico fra i tanti spazi interattivi presenti nel web: moderazione negli interventi e mantenimento del confronto sul piano delle opinioni.

Tutti coloro che vogliono far sentire la propria voce sono dunque i benvenuti e tutti devono sentirsi liberi di trattare gli argomenti che ritengono possano essere di interesse degli altri partecipanti alla vita del blog. Riservo a me stesso il ruolo di moderatore, ruolo che, per altro e fino a ora, non ha mai avuto motivo di andare oltre l'invito a tenersi nei limiti tracciati dagli stessi frequentatori.

Bene arrivati a tutti, dunque, e fatevi sentire.

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Spizzicando nella quotidianità

9 Settembre 2011 - Pensiero del giorno

La vita è come un aquilone, legato a un filo tenuto dalla mano infantile del fato.


17 febbraio 2012

Il pensiero va a Giordano Bruno, arso in Campo dei Fiori. Da allora si sono spente le fiamme del rogo, ma non quella della libera investigazione sulla natura dell'universo e dell'uomo.


14 marzo 2012

All'essere umano non è dato scegliere se essere o no intelligente, in compenso gli è dato scegliere se comportarsi da stupido.


7 Aprile 2012

Agli amici del blog i miei auguri per un rinnovamento radicale del loro Essere e che questa luna piena di Primavera faccia risorgere in loro, risplendente di nuova luce, la gioia per la Vita nel e per il Bene.

Le interviste a Ennio Valtergano

La Signora del borgo è stata ospite di Container, il programma culturale di Radiogoccioline, la radio web a diffusione globale.

Per riascoltare l'intervista trasmessa da Radiogoccioline clicca qui


Servizio TV sulla presentazione di Reggio Calabria del 28.12.2010

Per gli amici che lo desiderino, è possibile guardare il servizio sulla presentazione del 28.12.2010 a Reggio Calabria.

Il servizio, completo di intervista, è stato trasmesso da ReggioTV nel corso del Telegiornale del 29-12-2010 ore 14.

Per guardare il servizio, entrare nella Home Page di RTV e cercare, dopo aver cliccato nel riquadro "Guarda il telegiornale", il tg del 29-12-2010 ore 14. Servizio TV sulla presentazione di Reggio Calabria del 28.12.2010

Leggi l'intervista all'autore e la recensione al romanzo pubblicate l'8 marzo 2011 sulla rivista on-line Mondo Rosa Shokking , a cura di Carlotta Pistone

http://www.mondorosashokking.com/Morsi-Dal-Talento/Intervista-a-Ennio-Valtergano/


http://www.mondorosashokking.com/Dalla-Libreria-Rosa-Shokking/La-Signora-del-borgo-di-Ennio-Valtergano/


Una nuova intervista è stata pubblicata al link sottostante

http://www.ilpiacerediscrivere.it/intervista-ad-ennio-valtergano/



venerdì 13 novembre 2009

Uno spazio per i giovani

Mi rivolgo a voi, ragazze e ragazzi non ancora intaccati dalla fuliggine del tempo e dalle storture di un mondo che non sempre va come dovrebbe.
Questo spazio è dedicato a voi, perché possiate esprimere liberamente le vostre idee, sempre però salvaguardando il rispetto reciproco e quello verso le persone che vi leggono. Perciò, non sono ammesse parolacce (che tra l'altro sono inutili: certe cose si possono dire lo stesso in modo efficace); non sono ammessi insulti, ma diritto e libertà di critica, purché motivata, sono benvenuti; non sono neppure ammessi attacchi personali: le opinioni, quando opportuno, devono attaccare i fatti.
Le regole che vi chiedo di seguire sono tutte qui e non sono difficili da accettare. Gli argomenti di discussione, invece, potrete deciderli voi, tutt'alpiù lo faremo insieme.
Ditemi cosa ne pensate, commentando direttamente sul blog. Esprimete la vostra opinione sotto questo post.
Vi aspetto, allora.

55 commenti:

Lisa ha detto...

Saranno un paio di settimane e già il tuo blog si è riempito di roba. Però, (dopo un’attenta lettura) mi par di capire che sono ammessi interventi motivati. Ecco allora: il mio intervento qui, nello spazio dove hai confinato i giovani, comincia col chiederti (sempre che dare del tu rientri fra le cose ammesse): io, che ho superato i vent’anni, sono giovane o non più? La mia scatola è qui o devo andare da un’altra parte se voglio farti la domanda: MA TU LI CONOSCI I GIOVANI CHE INVITI? Ma li ascolti? Sai chi sono? E soprattutto TI INTERESSANO DAVVERO?
Perché, se è così, dovresti sapere che è assurdo anche solo pensare di relegare (o di scaricare su una zattera) gli eventuali giovani che capitassero sul blog pretendendo pure di mettergli una bella museruola.
Scusa, caro Ennio scrittore-non-ancora-uscito, ma non è che ti sei montato un tantino la testa?
Gli scrittori sono tali se hanno un pubblico perché, altrimenti, scrittore è anche mio nonno quando compila la lista della spesa. E il pubblico è sovrano: non perché lo scrittore debba fare lo schiavo ma lo specchio. Non perché lo scrittore debba scrivere di tempi moderni, ma perché lo scrittore scrive “per gli altri”, per farsi ascoltare, capire e per comunicare. E quindi DEVE – lo scrittore – accettare interventi e critiche.
Solo sul veto a insulti e parolacce sono d’accordo, ma quelli a parte SEI TU CHE DEVI METTERTI A DISPOSIZIONE E FARE GLI ONORI DI CASA.
Quando arrivano degli ospiti da te cosa fai, gli fai mettere le pattine e dici di non sporcare, non toccare e alzare la mano se vogliono parlare? Li inviti e poi ‘devono farsi accettare’?
Non ci siamo, caro Ennio, non ci siamo.
Ho letto che hai un figlio, anche se non ho capito che età abbia. Ma, se ci si dovesse basare su quello che dici, mi vien da dire – povero lui! - anche se trovo encomiabile la tua dichiarata voglia di capire il mondo giovanile…. per lui… Peccato che, da quel che fai se non da quel che dici, la voglia sembri solo dichiarata.
Leggerai questo mio come un attacco personale? Non puoi, perché se di persona si tratta è quella che tu hai presentato, la tua ‘maschera’ (per dirla alla latina stante al tono degli interventi del blog).
A questo punto mi rincresce doverti confessare che sei tu il primo ad apparire attaccato dalla fuliggine del tempo e che ai giovani dovresti chiedere aiuto: con qualche NON in meno e qualche PER FAVORE in più.
Buon lavoro.

Cristina ha detto...

Ciao Ennio. Non avevo più trovato il treno e adesso è ricomparso. Lisa parla come mia madre se avesse studiato… Ma quello che dice è a tratti vero, (lo scrittore scrive “per gli altri”, per farsi ascoltare, capire e per comunicare; DEVE – lo scrittore – accettare interventi e critiche). Però non è giusto prendersela con tuo figlio.
A me comunque sei molto simpatico e sai tante, anzi tantissime cose. Buona serata.

Ennio Valtergano ha detto...

Per Lisa
La "roba" di cui si è riempito il blog preferisco vederla come contributi onesti e non strumentali portati da quei frequentatori che evidentemente gradiscono discussioni pacate e costruttive, seppure talvolta vivaci e ironiche.
Anch'io ho superato i venti anni, il punto sta: ma da quanto tempo? Da come scrivi credo che anche tu li abbia superati non da pochissimo, o no? Dunque, scegli tu liberamente se occupare questo spazio - la scatola lasciamola ai cuccioli delle bestiole -in modo legittimo o lasciarlo a chi lo può più coerentemente occupare.
Se si legge con attenzione vera - quindi senza giudizi precostituiti (pre-giudizi) o finalità strumentali - l'introduzione a questo spazio, non occorre molto per comprendere che esso non è il luogo ove "confinare" i giovani; semmai è l'esatto contrario: uno spazio libero dove discutere senza i condizionamenti di un 'certo' linguaggio e di una 'certa' cultura. Quanto poi alla zattera, anche qui se si ha un minimo di dimestichezza con la valenza simbolica delle parole scelte, si comprende che la zattera non è il natante bell'e fatto dagli adulti, ma un mezzo costruito con le proprie mani. E questo nel rispetto della libertà creativa dei giovani, ai quali nessuno pensa di mettere la museruola. In proposito, sarebbe interessante capire da dove ricavi gli elementi per un'affermazione che, allo stato, apparirebbe come minimo arbitraria, non trovi?.
Prendo atto della tua attenta lettura e mi domando come siano potute sfuggirti le due seguenti cose:
1) i giovani intervenuti sino a ora sono poco più di un paio;
2)nessuno dei pochi intervenuti ha espresso, così almeno mi pare, pareri severi o critiche nei confronti dell'ospite di questo blog.

Per il resto, preferisco non rispondere sul piano personale ai riferimenti che fai alla mia persona, pur passando in modo surrettizio attraverso la 'maschera'; riferimenti ancor più immotivati - e scorretti - quando si spostano inopinatamente su un minore (mio figlio) che non conosci.
Grazie per gli auguri di buon lavoro e spero che da qui in poi siano i "giovani" a far sentire la loro voce.

il figlio di ennio ha detto...

Condivido appieno il parere di Cristina e a tratti quello di Lisa. Solo che mio padre ha ragione: i giovani in questione sono pochi e poi, se mi si vuole tirare di mezzo, almeno che lo si faccia per cose un pochino più furbe che usarmi come mezzo per accusare mio padre. Quindi Lisa non difendere i giovani se non li conosci... e non mi riferisco all'età a cui secondo me Ennio ha sbagliato ad accennare, ma a un modo di pensare da giovane che evidentemente non ti appartiene.
Penso che sia una bella idea quella di dedicare uno spazio solo a noi perché se uno legge bene il blog, vede che alcuni giovani si sono lamentati del modo di scrivere un po' intellettuale e colto.Per il resto spero che questo non venga preso come polemica ma come semplice pensiero giovanile.
Ciao a tutti

Ennio Valtergano ha detto...

A completamento di quello che ho detto prima, anche perché dalle osservazioni di Lisa mi par di capire che non fosse chiaro per nulla, vorrei aggiungere che partecipare in questo spazio non significa che non si possa intervenire nella discussione aperta nelle altre sezioni. Chiunque deve sentirsi libero di muoversi dove crede ed esprimersi dove più gli piace.
Di nuovo ciao.

yang ha detto...

Non è giusto dire le frasi che avevo detto io per fare la giovane!!! E comunque, alla fine, Ennio sei grande e adesso sono dalla tua parte. lisa ha mangiato pane e aceto: lasciala digerire.

Ennio Valtergano ha detto...

A Cristina.
Grazie per la... solidarietà. Tuttavia sono convinto che dietro ogni manifestazione di sé vi siano ragioni recenti o antiche che non conosciamo; è per questo che faccio di continuo appello al rispetto reciproco, cui si è eticamente tenuti soprattutto quando si è al coperto dell'anonimato. La libertà di espressione è inviolabile, ma lo è altrettanto il diritto a tenere al riparo la sfera del privato.
Anche a te buona serata, con simpatia sincera.

Beppe ha detto...

Sul sogno c’è una canzone di Cammariere che fa così:
“Ma l’amore è così strano
Certe volte non è come immaginiamo
C’é qualcosa nei tuoi occhi
Che non mi fa più dormire
Mentre il cielo del mattino
Mi crollerà addosso
Lasciando un segno del tempo che passa “
Piace alla tipa che mi piace: ma che vorrà dire? Tu che scrivi magari ci capisci…
Grazie.

Ennio Valtergano ha detto...

Ciao Beppe e benvenuto.
La canzone dice che l'amore è imprevedibile e quello che si può vedere negli occhi della donna che ama e che si ama ti sconvolge al punto da non lasciarti dormire. Invece, l'arrivo del giorno (il cielo del mattino che ti crolla addosso) è ripetitivo e segna il tempo che passa.
Ciao

Beppe ha detto...

Avevo già scritto. Mi sono dimenticato di dirlo. Comunque ho capito. Buonanotte.

Ennio Valtergano ha detto...

Scusa, ma non posso ricordarmi di tutti. Buonanotte anche a te.

Riccardo ha detto...

Ciao, sono Riccardo. Anche di me non ti ricorderai. Non avevo più scritto perché mi sembrava un blog troppo ricercato per me, anche se ho quasi la maturità liceale (fra l’altro girano anche prof…e già ne vedo abbastanza a scuola!). Comunque mi piace l’idea della zattera e dell’angolo ‘giovane’. Più avanti anche tuo figlio potrebbe chiamarsi ‘Ennio il giovane’, non credi? Comunque in libreria non sanno se il tuo romanzo è già uscito: tu quando lo presenti a Torino? Chi si fa riconoscere come frequentatore del blog avrà uno sconto? Ciao.

Ennio Valtergano ha detto...

Ciao Riccardo e bentornato.
Mi ricordo di te, sei quello delle x e delle y, ma non come incognite di un'equazione, bensì come cromosomi e ricordo anche che ti piace la scienza più della letteratura.
Vengo alle tue domande.
In libreria non sanno ancora nulla del romanzo perché non è ancora uscito (è in stampa), ma il fatto è davvero imminente e metterò un avviso sul blog.
Una presentazione a Torino o negli immediati dintorni la farò certamente e magari un piccolo sconto ci uscirà pure. Assieme a quello avrai in più una dedica con firma se mi ricorderai che sei un amico del blog.
Grazie per quello che dici: anche se non conosco bene i giovani, immaginavo che un angolo dedicato a voi potesse incontrare il vostro gradimento. E poi, la zattera è una zattera ideale e perciò può essere grande quanto si vuole. Invita pure compagni ed amici: c'è posto per tutti.
Ciao.

Il figlio di Ennio ha detto...

Ciao Riccardo. In effetti non sono ancora "Ennio il giovane" però lo diventerò... vorrei precisare che, anche se mio padre non ha fatto lo spazio dei bambini, io non rientrereì comunque nella categoria. E non ha fatto neanche uno spazio per i ragazzi ma mi accontenterò di questo.
Comunque aspetto anchi'io con ansia la creatura di Valtergano. Però qualche pagina l'ho letta...

Cristina ha detto...

Io il GF lo trovo simpatico. In fondo che differenza c'è con le fiction? Si è tutti amici di personaggi che non esistono! Almeno nel GF chi c'è c'è davvero.
Mi chiedo come saresti tu, Ennio, nel GF: sotto i riflettori tutto il giorno e provocato da mille cose... Non ti spaventerebbero le domande di cultura. E se ci fosse tuo figlio? Lo lasceresti andare? Mia madre dice che fanno tutti 'a messa pezzuta': tu che sei napoletano la dovresti capire!
Io credo che i reality fanno venire fuori la gente per come è davvero. Maicol ad esempio è un grande quando dice: "non sarò mai nessuno ma nessuno sarà mai come me" oppure "sono un single per scelta degli altri”.I ragazzi sono belli quando mostrano la loro fragilità. Tu che sei un uomo Ennio, cosa ne pensi? (anche se Maicol è considerato un diverso è pur sempre fatto come te, un maschio insomma).
Ciao Ennio, buonanotte. Bella l'idea della zattera anche se non l'ho tanto capita: ma a quest'ora capisco sempre pochino. Meglio la mattina.

Sciacca ha detto...

GF - Sono contento che sia stata eliminata Sabrina: che numero la promessa di matrimonio in diretta! Però mi stupisco che a Cristina piaccia il GF: ma li hai sentiti i discorsi maschilisti che fanno i tipi che stanno lì? Siete proprio strane voi donne!

Pepper ha detto...

No, ma dico, ragazze ci siete o ci fate? Nella casa c’è un omosessuale, c’è un trans e le ragazze sono trattate come delle m… Come fa a piacervi quella roba????????? Ennio, spiegaglielo tu a Cristina e a quelle come lei che i ragazzi veri stanno FUORIIIII dai GF, e dille di cercare sotto il naso. Ma perché sempre quelli che non le guardano fanno impazzire le ragazze? Dimmelo Ennio, perché?!?

Cristina ha detto...

Oh, gente, qui non è FB. Siamo a casa di Ennio. Piano coi termini! E poi a me piacciono i tipi dolci come Maicol, questo non vuol dire che me lo filo. Fatevi una doccia. Ennio, parlagli tu…!

Ennio Valtergano ha detto...

Per Sciacca, Pepper e... di nuovo Cristina.
Ragazzi, piano, per favore! Non ce la faccio a rispondere a tutti e guardate anche che ora è!
Vi risponderò domani, con un po' di calma e di lucidità in più. Comunque, non c'è da scandalizzarsi per una m... puntata, solo non facciamoci prendere la mano, anzi la tastiera!
Scivolare nel turpiloquio è facile; il difficile è tirarsi fuori. Tutto questo senza alcuna intenzione di fare un appunto a nessuno.
Buonanotte e a domani, a meno che non vogliate fare l'alba. Nel caso ditemelo che vado a preparare il caffè...

Ennio Valtergano ha detto...

Per Sciacca.
Devo parlarti con tutta sincerità, anche se corro il rischio che dopo che avrai letto quello che ho da dire me ne vorrai per un po'.
Non voglio entrare nel merito del GF, però non devi stupirti se Cristina dice che le piace quando poi, subito dopo, dici tu stesso di essere contento dell'espulsione di Sabrina. Se sei contento vuol dire che in fondo vi è partecipazione da parte tua, altrimenti la cosa ti lascerebbe del tutto indifferente. Ma non stare a preoccuparti più di tanto: in fondo, credo che vi sia una ragione psicologica (bada bene che lo dico senza essere uno psicologo, perciò prendi il tutto con le molle). L'immagine di un personaggio, attraente o meno che sia, riproposta con continuità attraverso lo schermo, a ogni ora del giorno, la rende in breve tempo un'icona, ossia un'immagine che possiede attrattiva di per sé e rispetto alla quale non si resta indifferenti. I meccanismi di simpatia/antipatia entrano in gioco solo in un secondo momento, quando chi guarda riscontra, anche senza esserne consapevole, affinità o incompatibilità con situazioni e comportamenti.
Perciò, sono io a non stupirmi né di quello che dice Cristina né di quello che dici tu, perché credo di capire le ragioni che ci stanno dietro.
Quanto poi al maschilismo, beh, quella è un'altra questione. Ma non credo che Cristina, come qualsiasi altra ragazza di oggi, sia propensa a giustificarlo, a meno che non sia condizionata da altri fattori. E anche in quel caso bisognerebbe comprendere prima di giudicare.
Ho detto tutto. Siamo sempre amici?

Ennio Valtergano ha detto...

Per Pepper
Ciao Pepper e benvenuto: se non sbaglio è la prima volta che intervieni sul blog.
Non discuto sulle 'caratteristiche' dei personaggi del GF: la vita è un'occasione irripetibile e ciascuno ha diritto di viverla come meglio crede, fino a che non invade o limita la libertà altrui.
Quanto ai ragazzi, quelli veri che stanno 'FUORIIIII', ti faccio una domanda: quanti di questi non vorrebbero invece stare DENTROOOOO?
Scusami tanto, ma non ho nessun titolo per dire a Cristina o a chiunque altro cosa fare e cosa no. E non so neanche se sia vero che le ragazze impazziscono per quelli che non le guardano. Il punto non credo che stia qui, ma nel diventare un "tipo interessante", ossia riuscire a destare interesse. Certo, non facendo cretinate per mettersi in mostra. Sai, credo che per essere interessante occorra innanzi tutto avere personalmente degli interessi, e più se ne hanno, più sono le frecce al proprio arco. Perciò, non ti scoraggiare e datti da fare.
Mi aspetto di leggerti ancora.
Ciao.

Cristina ha detto...

Ciao Ennio. Prima di andare a nanna ho fatto un giro nella parte dei 'grandi' (non fratelli, magari zii..). Di là si parla internazionale su e giù nel Rinascimento. Di qua si parla un'altra lingua proprio. Ma tu come fai a parlare tutte e due? A domani Grande Zio (non ti offendi, vero?)

Ennio Valtergano ha detto...

No, non mi offendo. Anzi, lo trovo simpatico.

Ennio Valtergano ha detto...

Per Sciacca.
Come va il piede?

Ennio Valtergano ha detto...

Per gli amici della zattera (sempre che non l'abbiano abbandonata alla deriva).

Come alcuni di voi sapranno, di tanto in tanto faccio delle incursioni su FB (spero di non attirarmi gli anatemi di Cristina) e, quando è il caso, scrivo anche qualche commento (il gruppo che preferisco è quello dedicato all'uso corretto della lingua italiana). Ebbene, devo confessare che per quello che si legge, di là dagli sproloqui, dalle espressioni estemporanee e pittoresche (per usare quel che si suol chiamare "un eufemismo", ossia un modo di dire che ingentilisce forma e contenuto), di là anche dagli inimmaginabili orrori di sintassi e ortografia, questo blog appare come un'oasi di pace. E che ci si arrivi via terra (in treno) o via mare (su una zattera), poco cambia: l'importante è arrivarci.
Tuttavia, dato il mio interesse per i comportamenti sociali, non posso fare a meno di chiedermi quali siano i motivi che spingono così tanta gente verso la rete e, in particolare, verso i cosiddetti "social networks", come è appunto FB.
Allora lo chiedo a voi, amici più giovani: secondo l'opinione che vi siete fatta, quali sono le ragioni? In proposito qualche idea credo di averla, ma mi piacerebbe conoscere la vostra per potere fare un confronto.
Che dite, mi venite in aiuto?
Grazie.

Pepper ha detto...

Caro Ennio, provo a risponderti io in modo serio. La nostra generazione guarda le canzoni e ascolta i video. I bambini hanno libri che si annusano e giocattoli che rispondono alle loro parole. I video game e perfino certi ‘giochi’ su internet sono vivi come dei vivi, con animali che hanno bisogno di cure altrimenti muoiono o piante virtuali che vanno innaffiate per non perdere punti. Il confine tra senso e senso e realtà e realtà è sempre più sottile e i ‘raga’ (che siamo noi) sono continuamente sotto tiro.
I libri sono audio, anche a scuola, e stanno diventando virtuali anche a scuola. E la carta è preziosa e va riciclata.
Che ne dici?

Ennio Valtergano ha detto...

Caro Pepper, prima di risponderti, cosa che farò molto volentieri, posso chiederti quanti anni hai?

Pepper ha detto...

…Perché me lo chiedi? Comunque ho già 19 anni. Da sei giorni.

Ennio Valtergano ha detto...

Per Pepper.
La domanda nasceva dalla constatazione che il tuo intervento è decisamente maturo e per nulla banale, anzi. L'espressione "sono vivi come dei vivi" è di una straordinaria potenza di sintesi e credo che offra una chiave di lettura che va oltre l'immagine già di per sé efficace.
Vuoi dire che il persistente bombardamento mediatico e l'accesso a tecnologie sempre più disponibili sta spostando la comunicazione dal reale al virtuale? Ma allora, quello che si comunica è reale o virtuale?
Un saluto cordiale.

Pepper ha detto...

Reale è ciò che produce effetti reali... Dai, basta cose serie per stasera! Grazie per i complimenti.

Sciacca ha detto...

Reale... virtuale...Perché pigliarsela tanto con FB? È come scendere in piazza a incontrare gli amici: mica ti aspetti che dicono cose intelligenti, vuoi solo incontrarli e scambiare due parole. E se non puoi uscire –perché ad esempio ci hai qualcosa di rotto- è un amico. Anzi tanti amici.

Ennio Valtergano ha detto...

Per Sciacca
Nessuno se la prende con FB e, come tu dici, una piazza è una piazza: ci vanno tutti, non solo gli amici e neppure, sempre per usare le tue parole, ti aspetti che tutti dicano qualcosa di intelligente. Ma non è questo il punto: mi chiedo da dove nasca il bisogno di essere presenti a tutti i costi, anche quando - e te ne accorgi dal tipo di intervento - non si ha nulla, ma proprio nulla da dire. Allora, la domanda è: ma si va alla ricerca di amici, posto che buona parte di quelli che intervengono su FB non si conoscono o si conoscono appena, oppure si cerca in questo modo di soddisfare un bisogno di relazionarsi che non trova spazio altrimenti?
Sto cercando di capire questo e ogni vostra risposta mi aiuta ad afferrare qualche elemento di spiegazione in più.
Grazie.

cristina ha detto...

Caro zio Ennio, il bisogno di relazionarsi è in tutti, giovani e non giovani. Su FB ti puoi aprire (anche su questo blog ma c’è molta meno gente).

Ennio Valtergano ha detto...

Cara nipote, se parlate agli amici di questo blog magari diventeremo un po' di più. Però non credo che a visitarlo siano pochini, almeno a giudicare dal numero dei contatti. Piuttosto, non vi è molta propensione a intervenire. Forse perché il blog procede troppo velocemente e i visitatori si sentono tagliati fuori dai discorsi che si stanno sviluppando?
Non saprei... Mi piacerebbe sapere in effetti cosa ne pensano coloro che arrivano, guardano e vanno.
Ciao e grazie per la... fedeltà.

Cristina ha detto...

Io ho parlato del blog, ma mi dicono che è una barba e che FB è più divertente. Sai, da ragazzi si pensa in modo veloce, un pò in pillole, perchè non c'è la voglia di stare lì a spremersi per apire anche quando non c'è da studiare. Ciao e buon lavoro1 (Quando esce il romanzo?)

Ennio Valtergano ha detto...

Capisco quello che vuoi dire, anche se sono convinto che ci siano ragazzi e ragazzi. Per esempio, perché Pepper, Beppe, Yang, Sciacca, tu stessa, Riccardo e così via vengono e non scappano via?
Per il romanzo spero di saper dire qualcosa di preciso a giorni. Domani parlerò con l'editore per vedere a che punto siamo.
Ciao e a presto.

Ennio Valtergano ha detto...

Dove siete finiti? Mi sa che mi toccherà aprire un blog-discoteca...

Cristina ha detto...

Al sig. Valtergano
Ho letto la puntualizzazione. Tardiva.
Però meglio tardi che mai considerando le ripercussioni sulla mia vita privata che l'intervento di Lunetta e il silenzio di Ennio Valtergano hanno provocato (avevo parenti e amici che leggevano il blog...).
Acquisterò comunque il famoso libro e complimenti per la copertina.

Ennio Valtergano ha detto...

A Cristina.
Sono sinceramente mortificato e non so come esprimerti il mio rammarico e le mie scuse per l'intervento effettivamente tardivo a difesa della tua dignità. Cosa che, come ospite di questo blog, avrei dovuto avvertire come imperativo urgente e cui avrei dovuto ottemperare con ben altra tempestività. Purtroppo - ma non vuole suonare come una giustificazione - quel giorno stesso ero impegnato in preparativi per un viaggio che mi ha tenuto via per qualche giorno e solo oggi, dopo gli interventi frettolosi di ieri, ho avuto modo di ritornare al blog con attenzione e, spinto dal perdurare della tua assenza, interrogarmi sui possibili motivi. Così sono andato a rileggere quanto è stato scritto negli ultimi giorni... e ho compreso.
Sono, prima di ogni altra cosa, addolorato (rammaricato è dir poco) per le ripercussioni cui accenni: se ne avessi solo la possibilità non esiterei, credimi, a manifestare a tutti loro la mia stima per te. Ma credo che a questo punto non sia più necessario: la stima di una persona - di una maschera - che non conosci ha il valore che ha. Resta, invece, la dignità del tuo comportamento e la sobrietà di una reazione che sono ben lontane da quella avventatezza di giudizi, quelli sì', espressi in modo arbitrario. Qualità, le tue, che contano molto più di una qualsivoglia pubblica attestazione di stima, per quanto condita di scuse ormai inefficaci alla cancellazione dell'accaduto.
Con sincerità, Ennio.

Cristina ha detto...

Grazie.

Ennio Valtergano ha detto...

Sono io a dover dire grazie: la certezza che esistono, oggi, ragazze e ragazzi come te è una speranza per il mondo di domani, lo stesso mondo nel quale dovrà vivere mio figlio.
Per un padre questa speranza non è poca cosa.

Pepper ha detto...

Cosa fa la differenza tra essere padre e non esserlo? Nella pelle intendo.

Savio ha detto...

Che ne dici di metà del tuo patrimonio genetico rinchiuso in una pelle fatta con metà di te?

Ennio Valtergano ha detto...

Ciao Pepper,
nella materia è come dice Savio, anche se la materia è soprattutto quella della madre perché è attraverso il corpo della madre che si forma quello del bambino. Tuttavia l'immagine che ne dà Savio è efficace (anche se, non so perché, mi fa venire in mente un sacchetto di plastica del supermercato). Il legame che si stabilisce con un figlio non lo si spiega: lo si vive. Ecco, la differenza tra essere padre e non esserlo sta proprio qui: vivere o non vivere un sentimento che va oltre te stesso e oltre ogni spiegazione.
Ciao.

Ulisse ha detto...

Allora Ennio, come va? Non troppo bene, direi! Sono stato sulla scia della zattera per vedere quanti giovani sarebbero saliti. Mica tanti, non ti pare? Anzi, direi che quei pochi che si erano avventurati a bordo hanno preferito ributtarsi in acqua e prendere il largo a nuoto: vedi Sciacca, Jungle Man, Cristina e qualcun altro che non ricordo.
Ti trovi bene a fare il navigatore solitario? Perché non te ne torni sul treno? Oppure sono scesi tutti alla prima stazione?
Secondo me ti conviene gonfiare il canotto e cominciare a remare...

il re ha detto...

Ulisse... hai appena scoperto che ci sono i Proci in casa tua? Non scambiare però Ennio per uno di questi.
Da quanto ho potuto vedere Ennio sta facendo il possibile, anche se tenere un blog pulito e sereno come questo e, contemporaneamente, inventare nuovi spazi intelligenti sia davvero un'odissea.
Comunque spero che la barca di Ennio non vada a fondo e invito gli altri miei coetanei a riscrivere: questo è un blog dove per una volta si può parlare di cose intelligenti, divertenti e pulite al tempo stesso.
A proposito di navi, Ulisse, una può affondare per alcuni e tornare vittoriosa per altri. La tua è affondata con Dante, ma è tornata vittoriosa con Omero!

Ennio Valtergano ha detto...

Ulisse deve aver perso i tappi di cera e si è svegliato al suono delle... sirene. Vorrei rispondere alle sue salaci - e simpatiche - invettive ma, come lui stesso dice, sono troppo impegnato a remare e non ho modo di guardarmi intorno. Se commenti arriveranno vorrà dire che proprio solo non sono. Staremo a vedere.
Intanto devo avvertire gli amici che sto rimuginando il nuovo post per annunciare l'avvenuto parto: La Signora del borgo è diventata realtà editoriale. Ma vorrei anche tirare un po' di somme su due mesi di attività del blog.
A presto, allora.

Sibilla ha detto...

Un libro è la concretizzazione di un mondo interiore. Ogni parola, come piccolo seme, rimane nella culla del suo codice fissata sulla carta che ha impregnato. La vita che prenderà sarà quella di ogni lettore, di ogni lettrice, in uno spazio-tempo fuori dalla misura conmvenzionale perché il libro si muove entro una dimensione diversa.
Oserei dire che un libro non nasce, ma si manifesta. Prima nello scrittore e poi, per suo tramite, ad ogni lettore che gli dà vita.
Ed è per questo che i libri ci sono così cari; che le storie diventano un po' anche nostre; che si parla di volumi amici con cui addormentarsi, ricordare e indirizzare.
I libri non sono noi ma vivono della vita che abbiamo dato loro. Proprio come la bella Giselle che si affaccia sin dal prologo del libro...
Sì. L'ho già letto. E consiglio a tutti di fare altrettanto perché (ne sono convinta) in ognuno di noi c'è una Giselle che aspetta l'anima dal suo lettore. E anche quella DEL suo lettore.

Sciacca ha detto...

Ehi, Sibilla, dove l’hai trovato il libro? A me in libreria hanno detto che non c’è ancora niente.

Sibilla ha detto...

Ho la fortuna di conoscere l'autore... che me l'ha venduto a un prezzo di favore.
Ma in libreria, per il momento, bisogna chiederlo direttamente alla Bastogi perché sul catalogo nazionale non c'è ancora.
Buona lettura!

Ennio Valtergano ha detto...

Per Sciacca e gli altri lettori meno... fortunati di Sibilla.

Chi fosse interessato all'acquisto è opportuno che chieda alla libreria di prenotare il libro direttamente alla Casa Editrice (Bastogi ha un sito proprio: www.Bastogi.it), fino a quando titolo e codice ISBN non saranno registrati sul catalogo nazionale. Detto fra noi, può anche essere un modo per pungolare l'deditore.
Anzi, sarei grato a tutti se chi ha difficoltà a reperire la copia del romanzo lo segnalasse su questo blog.
Grazie per la collaborazione.

Savio ha detto...

Come deditore è poco dedito anche se edito… Ma ci attiveremo.

Ennio Valtergano ha detto...

Savio, non ne lasci una! Sei simpaticissimo.

Pigi92 ha detto...

Ma come devo fare per trovare questo libro?!?!? Volevo regalarlo per Natale ma non c'è verso. Mi sai dare un'indicazione tu? (Abito nelle Marche...)

Ennio Valtergano ha detto...

Caro Pigi92 prova a insistere in libreria e chiedi che si rivolga direttamente all'editore attraverso il sito oppure, preferibilmente, inviando una e-mail all'indirizzo seguente:
bastogi@tiscali.it.
Fammi sapere, se preferisci, scrivendo al mio indirizzo e:mail: enniovaltergano@gmail.com
Ciao