Presentazione

Questo spazio, amici lettori, è dedicato a voi.


Nato inizialmente per presentare al pubblico il mio primo romanzo, La signora del borgo
, il blog ha registrato subito le prime recensioni dei lettori e si è arricchito successivamente di molti altri argomenti che non erano soltanto quelli relativi ai temi trattati nel romanzo. Col trascorrere del tempo il blog si è caratterizzato sempre più come uno spazio multitematico, riempito soprattutto dai tantissimi commenti dei frequantatori, alcuni dei quali veri e propri fedelissimi, presenti sin dalla nascita del blog e tutt'ora attivi.

La pubblicazione del secondo romanzo, La fucina del diavolo, anch'esso edito per i tipi di Bastogi, insieme con le immancabili recensioni, ha ulteriormente alimentato i temi di discussione, accentuando il carattere del blog di volersi presentarsi come spazio aperto ma anche con uno stile proprio. Uno stile che lo ha contraddistinto sin dall'inizio e che, per certi versi, lo ha reso unico fra i tanti spazi interattivi presenti nel web: moderazione negli interventi e mantenimento del confronto sul piano delle opinioni.

Tutti coloro che vogliono far sentire la propria voce sono dunque i benvenuti e tutti devono sentirsi liberi di trattare gli argomenti che ritengono possano essere di interesse degli altri partecipanti alla vita del blog. Riservo a me stesso il ruolo di moderatore, ruolo che, per altro e fino a ora, non ha mai avuto motivo di andare oltre l'invito a tenersi nei limiti tracciati dagli stessi frequentatori.

Bene arrivati a tutti, dunque, e fatevi sentire.

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Spizzicando nella quotidianità

9 Settembre 2011 - Pensiero del giorno

La vita è come un aquilone, legato a un filo tenuto dalla mano infantile del fato.


17 febbraio 2012

Il pensiero va a Giordano Bruno, arso in Campo dei Fiori. Da allora si sono spente le fiamme del rogo, ma non quella della libera investigazione sulla natura dell'universo e dell'uomo.


14 marzo 2012

All'essere umano non è dato scegliere se essere o no intelligente, in compenso gli è dato scegliere se comportarsi da stupido.


7 Aprile 2012

Agli amici del blog i miei auguri per un rinnovamento radicale del loro Essere e che questa luna piena di Primavera faccia risorgere in loro, risplendente di nuova luce, la gioia per la Vita nel e per il Bene.

Le interviste a Ennio Valtergano

La Signora del borgo è stata ospite di Container, il programma culturale di Radiogoccioline, la radio web a diffusione globale.

Per riascoltare l'intervista trasmessa da Radiogoccioline clicca qui


Servizio TV sulla presentazione di Reggio Calabria del 28.12.2010

Per gli amici che lo desiderino, è possibile guardare il servizio sulla presentazione del 28.12.2010 a Reggio Calabria.

Il servizio, completo di intervista, è stato trasmesso da ReggioTV nel corso del Telegiornale del 29-12-2010 ore 14.

Per guardare il servizio, entrare nella Home Page di RTV e cercare, dopo aver cliccato nel riquadro "Guarda il telegiornale", il tg del 29-12-2010 ore 14. Servizio TV sulla presentazione di Reggio Calabria del 28.12.2010

Leggi l'intervista all'autore e la recensione al romanzo pubblicate l'8 marzo 2011 sulla rivista on-line Mondo Rosa Shokking , a cura di Carlotta Pistone

http://www.mondorosashokking.com/Morsi-Dal-Talento/Intervista-a-Ennio-Valtergano/


http://www.mondorosashokking.com/Dalla-Libreria-Rosa-Shokking/La-Signora-del-borgo-di-Ennio-Valtergano/


Una nuova intervista è stata pubblicata al link sottostante

http://www.ilpiacerediscrivere.it/intervista-ad-ennio-valtergano/



venerdì 23 dicembre 2011

AUGURI!

Agli amici tutti e ai sostenitori del blog l'augurio più caro, mio e della mia famiglia, di trascorrere in serenità le Festività che si stanno affacciando alle nostre case. Grazie a tutti per il sostegno che avete dato al blog e all'ospite e grazie per la vostra partecipazione, sempre attenta e sempre attesa.

43 commenti:

Cristina ha detto...

Auguri Auguri!!! E sappi che contiamo di avere il tuo teerzo libro come regalo per il 2012!!!
Buon Natale!!!

Ennio Valtergano ha detto...

Grazie, Cristina, auguri anche a te e alla tua famiglia. Per il terzo romanzo si farà quel che si potrà, sperando che nel frattemmpo i primi due si decidano a decollare. Ma, come direbbe Adinolfi, lasciamo le cose nelle mani del Fato.
A risentirci.

savio ha detto...

Auguri! Buon Natale Ennio ! Vuo ‘ vedè ca chist’anno è meglio ‘e chill’ato?

Ennio Valtergano ha detto...

Speriamolo, caro Savio, speriamolo davvero!

Prof ha detto...

Domani tacchino ripieno con contorno di patate e salsa di mirtilli. E stasera, fedeli alle tradizioni del Vecchio Continente, alcuni bambini lasceranno la carota per la renna Rudolph…
Qui, dove non c’è il sapore del presepe né l’alito del Mediterraneo, resta comunque l’amore per la Madre Patria, che è terra ed è tradizione, femmina e maschio, nutrimento e radice.
A te e famiglia, AUGURI di Felice Rinascita.

Ennio Valtergano ha detto...

Grazie Prof, suppongo che tu sia di nuovo oltreoceano, a giudicare dalla "dieta" (e quella salsa di mirtilli è a dir poco rivelatrice).
Grazie per gli auguri, anche da parte della famiglia, che ricambio di tutto cuore, così come ricambio quelli di Savio del quale faccio mia la speranza che "quest'anno sia meglio dell'altro".

Milascolano ha detto...

Tanti Auguri Ennio!
Anche se il nostro Paese ha una pessima situazione economica e, purtroppo, anche culturale, c'è sempre una speranza se autori come te possono trovare i lettori.
E uscirai... a riveder le stelle!!!
Buone Feste

Ennio Valtergano ha detto...

Ricambio gli auguri, Milascolano. Pensa che sarebbe sufficiente una semplice posposizione della particella iterativa per cambiare totalmente il senso dell'auspicio finale: E riuscirai...a veder le stelle!
Buone Feste anche a te!

Madame ha detto...

Caro Ennio, abbi fiducia nel valore della tua opera. Sai che si narra? Che le ghirlande di Natale derivino dalle ragnatele pazientemente tessute. In premio alla pazienza degli aracnidi l'Amore del Neonato Fanciullo le trasformò in ghirlande d'argento e di oro.
Buone Feste a te e ai tuoi bellissimi libri!

Ennio Valtergano ha detto...

Cara Msdame, a proposito di aracnidi, mi verrebbe da dire che fino a ora non ne ho cavato un ragno dal buco, sempre che quello di dare la caccia ai ragni sia lo scopo mio e delle mie opere. Lascio perciò al buon (si fa per dire) don Costanzo il discutibile passatempo e, per quanto mi riguarda, resto concentrato nell'attività di operosa tessitura, che è soprasttutto tessitura di idee, e nel lavoro di allestimento dell'impianto del terzo romanzo.
Grazie per gli auguri, che ricambio di tutto cuore.

sciacca ha detto...

Quando ero piccolo mi raccontava mio nonno che qui in Sicilia c’erano ancora i cantastorie che intonavano le “ninnaredde” girando per le case e sulle Madonie si accendevano le luminarie e gli “zucchi”.
A te che sei un cantastorie scritte, auguro che ti si accenda la luce del successo come a cenerentola la zucca si trasformò in carrozza… Ma che duri!
Buon Natale a te e i tuoi cari.

Ennio Valtergano ha detto...

Grazie per gli auguri, amico Sciacca, che ricambio unitamente alla mia famiglia.
L'attributo di "cantastorie scritte" mi piace e tuttavia mi sa che prima che si accenda la luce del successo - ma cos'è poi il successo? - la mia carrozza (l'auto, per intendersi) avrà tempo e modo di trasformarsi in zucca.
Chiedo venia per i refusi presenti nel post precedente, ma è quello che può accadere quando si è colti dalla improvvisa velleità di voler scrivere facendo a meno degli occhiali.

prof ha detto...

Botti e fuochi di Capodanno in tutto il mondo (come in Scozia le fireballs) ricordano i meteoriti della tua Fucina, caro Ennio…
Una delle scoperte scientifiche celebrate nel 2011 consolida infatti la tesi della panspermia: il telescopio Spitzer, che ha individuato la tempesta a 60 milioni di anni luce da qui, narra della vita accesa dalle comete entro mondi lontani e conferma una Legge Universale.
Il nuovo Rinascimento promette di essere globale e i viaggi da proteggere non più quelli a cavallo ma quelli a onda...
Buon 2012 a Te e famiglia!

Ennio Valtergano ha detto...

Grazie Prof, anche a nome della mia famiglia, e insieme ricambiamo gli auguri per un 2012 prospero e sereno.
In attesa di viaggiare sulla cresta spumeggiante delle fluttuazioni quantistiche, devo accontentarmi del treno ad Alta Velocità. Nei giorni 9 e 10 gennaio prossimi mi recherò infatti a Roma e poi a Lucca: sono stato invitato nelle due città dalla Società Lucchese dei Lettori, i cui soci hanno selezionato "La fucina del diavolo" come romanzo concorrente alla XXIV edizione del premio omonimo.
Intanto, approfitto per augurare a tutti gli amici del blog un felice anno nuovo. Spero anche di leggervi tutti e spesso: è il minimo che vi devo per obbligo di reciprocità, dopo che voi mi avete gratificato della vostra attenzione leggendo i miei romanzi.
Ancora grazie e AUGURONI!

savio ha detto...

Quest'anno ti auguro tanti soldi e tanto successo quante sono 'e nemmiccule che mangerai.
Statte buono Ennio! E Buon 2012!

Ennio Valtergano ha detto...

Buon 2012 anche a te, caro Savio. Temo però che di soldi e successo ne vedrò pochi, anche perché credo che di "nemmiccule" non ne mangerò neppure una! Sapessi almeno cosa sono...

savio ha detto...

Lenticchie Ennio, le nostre napoletane lenticchie... Buon Anno!!!

Cristina ha detto...

Auguri!!!

Ennio Valtergano ha detto...

Grazie per la traduzione, Savio, e ancora Buon Anno!

Auguri di Buon Anno, Cristina, e che ogni tuo sogno possa prendere l'avvio per una luminosa realizzazione. Tanti cari auguri anche in famiglia!

Ennio Valtergano ha detto...

Un personaggio che i lettori hanno incontrato nel primo romanzo, "La Signora del borgo", sta per riaffacciarsi nel terzo... Chi sarà mai?
Fino a questa sera non lo sapevo neppure io, ma adesso già immagino che lo scontro con il nuovo vescovo sarà uno scontro epico, giocato sul filo sottile delle idee...

il Rosso ha detto...

Caro Ennio,
sono davvero contento che Tu possa essere ospite della sezione romana della Società Lucchese dei Lettori: è un Circolo prestigioso, pieno di energie, ha appena rinnovato il suo Consiglio Direttivo ed è sicuramente un ottimo modo di iniziare il 2012!
Ti faccio dunque gli auguri per tutto dato che non te li ho potuti esprimere in queste feste. Torno infatti da Palo Alto Hills dove ho trascorso una breve vacanza con la famiglia e devo dire che la nostra arte e la nostra cultura sono un gioiello prezioso che troppo spesso sottovalutiamo e negligiamo in questo belpaese (hanno ben ragione gli americani a pensare che non sempre ci meritiamo tanta ricchezza culturale!!!...)
Mentre ti farai onore con la tua"fucina del diavolo” non dimenticare perciò a Roma di visitare la mostra che c’è attualmente a Palazzo Sciarra – Museo del Corso. È intitolata a Michelangelo e Raffaello ed è davvero magnifica (io l’ho vista a ottobre quando era iniziata).
Ancora auguri di ogni felicità.

Ennio Valtergano ha detto...

Caro amico, ringrazio per gli auguri che ricambio con affetto e con preghiera di estenderli in famiglia.
Purtroppo sarò a Roma solo il tempo necessario per l'incontro, dato che al mattino del giorno dopo dovrò recarmi a Lucca per il secondo incontro, ospite dello stesso Circolo. Paradossalmente, capita talvolta che gli impegni culturali richiedano di rinunciare a ciò che invece ha reso la nostra cultura - e per cultura intendo soprattutto Arte - famosa nel mondo intero, come tu stesso avrai avuto modo di toccare con mano più e più volte.
Un caro abbraccio.

Lella Padovani ha detto...

Saluto con approvazione la scelta della Società lucchese dei lettori di dar spazio a un romanzo di spessore (non solo cartaceo) quale è “La fucina del diavolo”. I libri scritti per esprimere un’urgenza dello scrittore/scrittrice sono sempre più rari mentre abbondano i libri scritti al servizio delle correnti populistiche, animati dal solo proposito di tirare soldi a un mercato – quello dell’editoria – arido quanto la cultura commerciale.
Questa serie di romanzi - (perché E’ una serie mi par di capire visto che il terzo è in gestazione) – risponde a un’esigenza diffusa di valori e di vitalità, gli uni non disgiunti né disgiungibili dall’altra. In più ha una struttura davvero cinematografica: basti pensare all’impianto di una gruppo fisso di personaggi che fa da sfondo a una serie di avventure, ciascuna risolta in sé stessa ma aperta ad altri eventuali risvolti. È, in fondo, la stessa struttura delle fiction televisive di successo e promette grandi sorprese nel momento in cui persone intelligenti e lib3ere dovessero – come pare adesso avvenga – interessarsene seriamente.
Bravo al nostro autore e i migliori auguri di un ricco e produttivo 2012!

Ennio Valtergano ha detto...

Un sentito grazie all'amica Lella Padovani. Condivido quanto è stato espresso sullo stato attuale dell'editoria. Purtroppo anche l'editoria è soggetta, come tutti i mezzi di informazione, al controllo dei grandi gruppi finanziari e, quando non è questo il caso, come avviene per i piccoli e medi editori, alla logica del profitto immediato e, ove possibile, massimizzato, magari a dispetto della qualità di quel che si pubblica o di come si pubblica.
Vi è da meravigliarsi? Io dico di no, semmai vi è solo da rammaricarsi. Rammaricarsi per la generalizzazione di una deriva culturale che non lascia scampo, rientrando anche questo aspetto nella crisi diffusa della società odierna, nell'attesa che altri paradigmi, sostenuti e orientati da altri valori, sostituiscano progressivamente quelli ossessivamente utilitaristici che stanno asfissiando la famiglia umana; nell'attesa, come auspica Prof, di un nuovo Rinascimento, di un Rinascimento globale che segni l'avvento di una consapevolezza nuova e, con essa, di una nuova Epifanìa.

Ennio Valtergano ha detto...

Sono rientrato oggi dal mio tour romano e lucchese. Le mie relatrici hanno presentato il romanzo in modo superbo, offrendo dello stesso chiavi di lettura di grande interesse. Tra l'altro, credo che possa interessare all'amico Il Rosso sapere che, prima di recarmi nella sede ove si sarebbe tenuta la presentazione, ho avuto modo di visitare la mostra allestita da Pierluigi Pirandello, nipote del grande drammaturgo, in memoria del padre Fausto. Ho avuto modo così di ammirare lo stile fortemente espressivo dei dipinti e di ascoltare, purtroppo solo in parte, la conferenza che chiudeva la mostra. Insomma, un tuffo fugace nell'arte prima di immergermi nel bagno della letteratura.

Ennio Valtergano ha detto...

AVVISO AI FREQUENTATORI DEL BLOG

Da ieri si sta verificando un problema con i commenti incorporati nei post. Il problema è già stato segnalato agli amministratori di Blogger, la piattaforma sulla quale è allestito il presente Blog, e pare che sia comune a molti altri blog. Nell'attesa che l'inconveniente venga risolto, ho dovuto commutare la gestione dei commenti da "embedded" (incorporati) a "pop up", ossia nella modalità a "finestrella" che vedete. L'alternativa sarebbe quella di avere i commenti a pagina intera. Fatemi sapere cosa preferite. Non appena il problema sarà stato risolto - spero non troppo tardi - provvederò a commutare la gestione dei commenti nella precedente modalità.
Chiedo scusa per il disagio.

Ennio Valtergano ha detto...

In ordine al problema segnalato sopra, per visualizzare i commenti relativi a un determinato post suggerisco di operare come segue:

Sulla colonna di destra del blog, sotto la voce ARCHIVIO BLOG, selezionare l'anno di interesse e, dopo, cliccare sul post interessato; apparirà il post con tutti i commenti a esso relativi. Se a questi si vuole aggiungere un commento, basta cliccare sulla voce al fondo, "Posta un commento"; si aprirà una finestrella nella quale si potrà scrivere il proprio commento e al termine cliccare su PUBBLICA COMMENTO.
Spero di essere stato utile.

Ennio Valtergano ha detto...

Qualcuno degli amici del blog mi farebbe la cortesia di postare un commento, qualunque sia, anche solo un ciao, per darmi la possibilità di verificare se vi sono difficoltà nel compiere questa operazione?

milascolano ha detto...

Ciao Ennio!
Sarebbe bello che tu ci dessi un dettaglio delle tue presentazioni "di livello" degli ultimi tempi... e all'insegna di una ricorrenza... stellare. Il giorno 10 gennaio 1610 Galileo Galilei annotava: "Ma il giorno dieci le stelle mi apparvero in questa posizione rispetto a Giove cioè ve n’erano due soltanto, ed entrambe orientali: la terza, come supposi, era nascosta sotto Giove. Erano come prima sulla stessa retta con Giove, e poste esattamente secondo la linea dello Zodiaco. Quando vidi questo e compresi che in alcun modo potevano attribuirsi a Giove simili spostamenti, sapendo inoltre che le stelle osservate eran sempre le stesse (nessun’altra
precedente o seguente ve n’era entro grande intervallo sulla linea dello Zodiaco), mutando la
perplessità in meraviglia, compresi che l’apparente mutazione non era di Giove ma delle stelle
da me scoperte; e per questo pensai di dovere da allora in poi osservare a lungo il fenomeno
attentamente e scrupolosamente".
Oggi come allora il cielo, similmente, ci guarda.

savio ha detto...

Fortunatamente la presentazione è stata di livello e non di libello...

pepper ha detto...

Ha Ha Ha ...!!! Ciao a tutti a Buon 2012!!!
Ennio, continua così.

Ennio Valtergano ha detto...

Eccovi! Sono contento di leggervi, il che vuol dire che non avete trovato eccessive difficoltà nel postare i vostri commenti.
Per quanto riguarda le mie presentazioni posso dirvi che la Società Lucchese dei Lettori si compone di soci molto esigenti in fatto di letture. Per fortuna La fucina del diavolo ha destato pareri molto favorevoli. Di più non posso dire perché non sarebbe di buon gusto: dovrei parlare in termini elogiativi della mia opera. Tuttavia devo dire che la relatrice di Lucca è stata davvero generosa nei giudizi; in sintesi, ha parlato di opera letteraria di livello. Anche gli interventi dei presenti sono stati di spessore... Insomma, non posso lamentarmi. E poi ho conosciuto persone squisite che spero di incontrare nuovamente.
Voi, intanto, cercate di fare capolino quando potete: siete stati il mio primo pubblico, prima ancora che uscisse La Signora del borgo, e per me siete lettori speciali, anche se non vi conosco di persona.

prof ha detto...

Mese magico quello di gennaio…
Devoto alla Donna a partire dall’usanza romana di tenere aperto il tempio di Giano durante la guerra e di chiuderlo in tempo di pace. L’utero della gestante era così simbolo dell’epoca d’oro anche legata a Saturno. Le matrone romane celebravano Diana in attesa delle feste legate al mese di febbraio dove si sarebbe celebrato il parto (con la successiva purificazione) e la raccolta delle uova (rimasta ancora nella tradizione di certi paesi appenninici). E nella tradizione celtica, erede della più antica cultualità alla Grande Madre, il cinghiale-maialino dall’ispido pelo (alle cui zanne è sottesa la forza del corno ricurvo) era tenuto dalle braccia levate del celebrante poi cristianizzato in sant’Antonio.
Devoto all’Uomo, signore del fuoco portato a livelli infernali seppure padroneggiato dal bastone, lanciato in sfrenate danze animalesche in attesa di consumare il cibo preparato dalle sacerdotesse… decadute nel passaggio alla religione cattolica a donne comuni.
Narra una leggenda che la merla un tempo fosse bianca ma che, ingannata dal pallido sole di fine gennaio, il freddo l’avesse colta di sorpresa fuori dal nido così che solo il camino poté salvarla, ma a prezzo del colore delle sue penne.
Accogliere la merla o la colomba bianca che vola dopo il carnasciale non è da tutti…
Bisogna amare una donna al punto da vedere il Lei il miracolo della Donna, l’Eliside del mito, la generosa dispensatrice lunare che, pur apparendo calante o crescente, volge sempre la medesima faccia agli abitanti della terra. E a questo proposito vi sarebbe da chiedersi se Giano non fosse Giunone visto che la dea Hera era solita recare i doni dal cielo durante le notti di questo periodo.
Ma i miti, proprio come la luna, solo apparentemente tramontano e si levano mentre costantemente rivolgono alle genti di buona volontà il loro sempiterno monito.

Ennio Valtergano ha detto...

Caro Prof il linguaggio dei miti è intelligibile alla mente di chi non sia schiacciato dal gravame delle sovrastrutture culturali. Lo stesso dicasi per il linguaggio del simbolismo. Purtroppo, le chiavi di decodifica e di interpretazione dell'uno e dell'altro non sono costruite dai fabbri comuni e non sono ricalcabili nei negozi di ferramenta, ma sono poste, come meta di conquista, al termine di un percorso che pretende devozione, sincerità di intenti e umiltà. E poi, una volta trovate le chiavi ancora non basta: bisogna ingegnarsi a riconoscere la serratura giusta e quindi provare a usare le une e l'altra. Senza dimenticare, come tu dici, che custode della porta e dispensatrice della parola di passo per l'accesso è Donna. La Eliside del mito, appunto, entità ginandrica che è innanzi tutto Madre. E come madre si comporta anche Eliside quando, raccogliendo l'implorazione estrema filtrata nell'ultimo istante di vita attraverso gli occhi di don Costanzo Guiderdini, socchiude le palpebre in segno di promessa, la stessa promessa che nessuna Madre negherà mai al riscatto del proprio figlio.

sibilla ha detto...

Ho grandemente apprezzato l'intervento di Prof a proposito dei miti. C'era un tempo in cui si dice che il linguaggio fosse assimilabile alla musica (un po' come accade oggi per il recitato nell'opera lirica) in quanto i rapporti fra i suoni erano molto meno netti di oggi e le parole erano una stringa di fonemi paragonabile alla parlata dei bambini. Ebbene, il mito - etimologicamente inteso - è discorso modulato/parola intonata cui presiedono e sovrintendono le muliebri Muse.
In effetti sarebbe bella una società in cui la Donna tornasse a concepire sé stessa quale aureo tramite del mondo... ma forse quella società è già prossima, là dove prosegue la curva del tempo e lo spazio si piega nel'incommensurabile attimo dell'Amore.

Ennio Valtergano ha detto...

Visione poetica la tua, Sibilla, e mi piacerebbe tanto che fosse invece oracolo o profezia, così come il tuo nome suggerisce.

Prof ha detto...

Mi unisco a Ennio nel suo ultimo auspicio.
Il mito, il filo e i misteri di Mitra hanno medesima radice in quanto c’è un’unica causa alla base del racconto del ventre: la regola.
La quadratura del cerchio si impose ai filosofi greci come necessità di trarre la Legge dall’evidenza del ciclo e di farla propria affinché là dove non agiva spontaneamente la Natura l’uomo potesse almeno imitarla.
Tuttavia, perché l’imitazione fosse veramente tale e prendesse vita non solo mistica, sempre occorre l’intervento della Donna, o Fata, o Dea. Solo da Lei, infatti, può provenire l’efflato puro e mondo da ogni legame specifico in grado di legare per sempre l’essenza dell’uomo alla parte più nobile di lui.
Donne di questo tipo sono rare, anzi quasi uniche. E non sempre vengono riconosciute.
Soprattutto, non sempre vogliono farsi riconoscere perché, bastando a sé stesse, salvo particolari ragioni non concedono la propria veste ai figli della Terra…
E questo è il vero peccato.

Ennio Valtergano ha detto...

In attesa che una tale Donna si riveli, caro Prof, anzi in attesa di conseguire la condizione che consenta a Essa di rivelarsi, ai figli della Terra non resta che proseguire sul cammino intrapreso e persistere con tenacia e dedizione. Il Dono, perché di dono si tratta, è sottoposto anch'esso alla regola, regola che è misura e la misura non può che rispondere a una metrica di Giustizia.
Intanto l'anno nuovo, al suo inizio, ci vede veleggiare con audacia, nonostante i venti insidiosi e non proprio rassicuranti che soffiano sul nostro povero Paese. Mi auguro - e auguro agli amici del blog - che la serenità ritrovi presto il proprio posto nella vita di tutti noi.

savio ha detto...

Adesso ho capito perchè Ennio riesce a fare questi romanzi. Ha capito come ragionano le donne e pure o' professore è come lui.
La donna è bella, la Natura pure. A volte si guastano.
E da noi si dice che chi nasce rotondo non può morire quadrato (già tradotto in italiano).
I napoletani nascono semplici...
Poi vanno al nord e si guastano la semplicità.
Pure loro.

Anonimo ha detto...

Lasciamo stare la politica e pensiamo ai romanzi perchè è meglio. Anch'io ho capito poco degli ultimi post ma Ennio quando parla col Professore pure se parla italiano parla strano.
Ennio, parlaci del tuo terzo romanzo! Ne parli su facebok mi hanno detto ma io facebok non cè l'ho e non lo voglio. E poi è più giusto che tu ne parli sul tuo blog che sui social netuork. No?!?!?

yang ha detto...

l'ultimo ero io...

prof ha detto...

Tutto è politica e tutto è romanzo. Avevo solo detto che in questo periodo di freddo viene da pensare al ventre caldo della madre... : ed è un ventre che continuiamo a cercare tutta la vita perché non c'è altro posto dove si sta bene come in quella pancia.
Senza le donne non c'è l'Amore né per venire al mondo né per ritornarci.
Questo ho detto...: ed Ennio ha condiviso questa visione.
Tutto è lì.

Ennio Valtergano ha detto...

Ringrazio Prof, apprezzabile anche nella veste di 'traduttore', e voglio rassicurare Savio: il nord non mi ha fatto perdere l'orientamento e perciò torno al semplice. Quanto al romanzo - al terzo, intendo - le rimostranze mi paiono appropriate; vuol dire che domani creerò un nuovo post riportando uno stralcio inedito.
Che ve ne pare?