Presentazione

Questo spazio, amici lettori, è dedicato a voi.


Nato inizialmente per presentare al pubblico il mio primo romanzo, La signora del borgo
, il blog ha registrato subito le prime recensioni dei lettori e si è arricchito successivamente di molti altri argomenti che non erano soltanto quelli relativi ai temi trattati nel romanzo. Col trascorrere del tempo il blog si è caratterizzato sempre più come uno spazio multitematico, riempito soprattutto dai tantissimi commenti dei frequantatori, alcuni dei quali veri e propri fedelissimi, presenti sin dalla nascita del blog e tutt'ora attivi.

La pubblicazione del secondo romanzo, La fucina del diavolo, anch'esso edito per i tipi di Bastogi, insieme con le immancabili recensioni, ha ulteriormente alimentato i temi di discussione, accentuando il carattere del blog di volersi presentarsi come spazio aperto ma anche con uno stile proprio. Uno stile che lo ha contraddistinto sin dall'inizio e che, per certi versi, lo ha reso unico fra i tanti spazi interattivi presenti nel web: moderazione negli interventi e mantenimento del confronto sul piano delle opinioni.

Tutti coloro che vogliono far sentire la propria voce sono dunque i benvenuti e tutti devono sentirsi liberi di trattare gli argomenti che ritengono possano essere di interesse degli altri partecipanti alla vita del blog. Riservo a me stesso il ruolo di moderatore, ruolo che, per altro e fino a ora, non ha mai avuto motivo di andare oltre l'invito a tenersi nei limiti tracciati dagli stessi frequentatori.

Bene arrivati a tutti, dunque, e fatevi sentire.

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Spizzicando nella quotidianità

9 Settembre 2011 - Pensiero del giorno

La vita è come un aquilone, legato a un filo tenuto dalla mano infantile del fato.


17 febbraio 2012

Il pensiero va a Giordano Bruno, arso in Campo dei Fiori. Da allora si sono spente le fiamme del rogo, ma non quella della libera investigazione sulla natura dell'universo e dell'uomo.


14 marzo 2012

All'essere umano non è dato scegliere se essere o no intelligente, in compenso gli è dato scegliere se comportarsi da stupido.


7 Aprile 2012

Agli amici del blog i miei auguri per un rinnovamento radicale del loro Essere e che questa luna piena di Primavera faccia risorgere in loro, risplendente di nuova luce, la gioia per la Vita nel e per il Bene.

Le interviste a Ennio Valtergano

La Signora del borgo è stata ospite di Container, il programma culturale di Radiogoccioline, la radio web a diffusione globale.

Per riascoltare l'intervista trasmessa da Radiogoccioline clicca qui


Servizio TV sulla presentazione di Reggio Calabria del 28.12.2010

Per gli amici che lo desiderino, è possibile guardare il servizio sulla presentazione del 28.12.2010 a Reggio Calabria.

Il servizio, completo di intervista, è stato trasmesso da ReggioTV nel corso del Telegiornale del 29-12-2010 ore 14.

Per guardare il servizio, entrare nella Home Page di RTV e cercare, dopo aver cliccato nel riquadro "Guarda il telegiornale", il tg del 29-12-2010 ore 14. Servizio TV sulla presentazione di Reggio Calabria del 28.12.2010

Leggi l'intervista all'autore e la recensione al romanzo pubblicate l'8 marzo 2011 sulla rivista on-line Mondo Rosa Shokking , a cura di Carlotta Pistone

http://www.mondorosashokking.com/Morsi-Dal-Talento/Intervista-a-Ennio-Valtergano/


http://www.mondorosashokking.com/Dalla-Libreria-Rosa-Shokking/La-Signora-del-borgo-di-Ennio-Valtergano/


Una nuova intervista è stata pubblicata al link sottostante

http://www.ilpiacerediscrivere.it/intervista-ad-ennio-valtergano/



martedì 22 dicembre 2009

BUONE FESTE

A tutti gli amici del blog; agli amici che lo frequentano con assiduità e lo ravvivano col trasporto genuino dei loro commenti puntuali; agli amici che lo frequentano con assiduità e che solo di tanto in tanto fanno sentire la loro voce; agli amici che lo frequentano con assiduità e che preferiscono osservare e riflettere in silenzio; agli amici sporadici che vengono, guardano e vanno; agli amici più giovani ma non meno graditi nelle stanze del blog; a tutti voi ospiti sconosciuti ma familiari di questa dimora virtuale, ma non per questo - spero - meno calda e accogliente, l'augurio di serenità e letizia.
Un altro anno, dell'eterno presente, si avvia a conclusione e con esso un pezzo di vita vissuta entra nella dimensione dei ricordi e dell'esperienza. Dunque, entra in un modo diverso di far parte del presente e di dare significato al tempo, l'unica vera, preziosa e incommensurabile risorsa dell'esistenza.
Per tutti voi, anzi per tutti noi, il tempo sia propizio di BENE.

79 commenti:

Il Rosso ha detto...

Questa volta ti voglio parlare di un’immagine particolare della donna rinascimentale, narrata iconograficamente da Girolamo Dai Libri pittore veronese. Ne “La Madonna dell’ombrello”, grande pala d’altare anticamente in Santa Maria Nuova, troviamo un putto sorridente impegnato a reggere un elegante ombrello damascato: con quello ripara dall’alloro-sole il trono lussureggiante dove è assisa la Vergine, che a sua volta regge un Bambino in abito bianco ritto in piedi con le gambe incrociate a X. Vi sono anche Tobia e un Arcangelo Raffaele (da lui viene l’ECCE MATER GRATE) e un cagnolino bianco da passeggio. Il tutto sullo sfondo azzurrognolo di un morbido paesaggio collinare. Il dipinto, nella sua simbologia, si può leggere cristianamente come un’esaltazione della famiglia e della maternità oppure paganamente come una celebrazione alla divinità in forma femminile: Diana pulcherrima Regina del Sole della Luna e delle Stelle cui si offrivano un limone per il Sole, un’Arancia per la Luna e i mandarini per le stelle. (Né sono da dimenticare i giardini delle Esperidi dove i limoni erano custoditi o la tradizione che vuole il limone come antidoto ai veleni).
Sia come si vuole a te, Ennio, scrittore di Signore che sembri apprezzare i simbolismi e il Femminino con i suoi risvolti, porgo quest’immagine e rinovo gli auguri per un buon proseguimento delle festività.

Ennio Valtergano ha detto...

Caro Rosso, grazie per la descrizione tratteggiata con grazia insieme alla consueta competenza. Mi piace leggere l'immagine adottando una chiave pagana, anche per uscire dallo stereotipo interpretativo che ricschierebbe di rendere banale la valenza simbolica della rappresentazione.
Mi piace vedere nella figura femminile la "maternità" senza altro attributo che la maestà del femminile. Il bambino parrebbe, nella sua innocenza, una chiara allegoria luciferina e le gambe incrociate a X lo attesterebbero al di fuori di ogni dubbio. La X, infatti, equivalente alla χ greca, è la forma grafica elementare dell'irradiazione luminosa.
Cosa si potrebbe dire, allora: che l'innocenza partorita dalla purezza del Femminile (non necessariamente della donna, o almeno non solo di essa) sia foriera di luce?

prof ha detto...

Bella giornata oggi. L’edificio dello stato imperiale (che altrove si direbbe imperialista) si staglia netto sul cielo azzurro illuminato dal sole dell’alba. È un bello spettacolo da questa lingua di terra che il nostro navigatore Giovanni, proveniente dalle terre del buon Chianti, percorse in anticipo sullo sterminio di cento milioni di nativi: troppo presto dimenticati da CHI inneggia oggi alla libertà e, forse proprio per questo, oggi inneggia alla libertà (magari nel timore che da oltre oceano giunga la medesima minaccia giunga a Liberty Island mezzo millennio dopo...). Da queste parti il Rinascimento è quello che segue all’11 settembre e l’identità è ogni volta da inventare sulla base dei tasselli presi a prestito dalla storia del pianeta e dalla sua cultura. Cosa porterà il Nuovo Anno? Meno di 48ore e lo sapremo ma, nell’attesa, a Ennio, alla sua famiglia e agli ospiti del suo blog un caloroso augurio di ogni bene.

Ennio Valtergano ha detto...

Caro Prof, il sospetto che tu fossi a New York o negli immediati dintorni era venuto da un pezzo, grazie alla differenza di fuso orario. Il sospetto è adesso diventato certezza per il riferimento a Giovanni da Verrazzano che, come tu dici, dalle terre del Chianti si spinse sin nella baia di New York, appunto.
La storia dimentica troppo spesso, specie quando fa comodo, i crimini perpetrati in nome di questo Dio o di quell'altro ideale: è un modo come un altro, sebbene infantile e irresponsabile, di esorcizzare la consapevolezza delle miserie e debolezze umane. Il primo passo andrebbe fatto proprio in direzione dell'assunzione delle responsabilità storiche: l'abbandono di ogni ipocrisia di facciata a beneficio della verità costituirebbe anche un passo in avanti verso la maturità e aprirebbe uno spiraglio di speranza verso il futuro di una umanità che sembra invece non voler apprendere nulla dal proprio passato.
Il mio augurio per il nuovo anno, in senso lato, è rivolto a questo: che l'essere umano, come specie planetaria, esca dall'infantilismo del proprio effimero e ottuso egoismo e si apra al Bello, al Vero e al Giusto. L'Amore verrà dopo, quando sarà tempo e quando l'umanità si sarà messa nella condizione di com-prenderlo (prenderlo con sé e in sé).
A te, carissimo Prof, ricambio l'augurio - e in questo si unisce la mia famiglia - di un Nuovo Anno colmo di serenità e di bene.
Ennio

Savio ha detto...

Quando sono arrivati i tamarrindi è stata la fine degli amerindi a cui hanno detto Felice Ano Nuovo...

Emma09 ha detto...

A dirla tutta, le Leyes de Indias del 1542 furono fatte proprio su indicazione della Chiesa Romana dalla cattolica Spagna che fu la prima potenza coloniale europea a emanare delle leggi a protezione degli amerindi… Quanto a Savio, forse c’è un modo più carino di fare gli auguri, no? Buone feste a tutti, anche al nostro appassionante scrittore (ti sto leggendo da ieri)!!!

Prof ha detto...

Debbo proprio spezzare una lancia (è il caso di dirlo) a favore del nostro Savio, nonostante il linguaggio colorito. E per giustizia storica notare che Paolo III nel medesimo anno in cui suggeriva alla Spagna le Leggi delle Indie emanava la bolla Licet ab initio, con la quale si costituiva l'Inquisizione romana, ossia la «Congregazione della sacra, romana ed universale Inquisizione del santo Offizio». Quanto alla Spagna, in quel luglio Carlo I aveva il suo bel da fare contro Francesco I che tornava a minacciare il suo impero e nel frattempo contava sui proventi d’oltremare che gli sarebbero venuti dal Cile dove Pedro de Valdivia iniziava la conquista finale e il consolidamento del potere cattolico-spagnolo.
Per Ennio. L’essere umano come specie planetaria è composta da tante diverse famiglie che, storicamente, si sono trovate dominanti a turno. Quanto all’uscire dall’infantilismo avviene solo nel momento in cui c’è uno sviluppo puberale che, in questo caso, dovrebbe avvenire su un piano evidentemente diverso da quello dove ci si trova a sbocciare (o sboccare) nell’adolescenza. La razza ventura, di Edward Bulwer Lytton, aveva una sua teoria sulla possibile trasformazione. Staremo a vedere…
Nel frattempo rinnovo il mio augurio a Te e ai tuoi ospiti. Buon 2010!

Il Rosso ha detto...

Il Barberino che fu pittore e incisore rinascimentale, raffigurò nelle sue nature morte il panorama dell’uomo del tempo: oggetti geometrici ma anche una pernice infilzata costituivano il contesto mentale della specie umana dell’epoca. E, stante alla cronaca, anche della nostra a mezzo millennio di distanza e una virata in più sull'ellisse precessionale.
Il bell’auspicio di Ennio sull’assunzione delle responsabilità storiche trova nell’arte fotografica contemporanea un fedele sostenitore ma, posto che sia, resta il problema di dove dirigere il proprio grammo di intelligenza ritrovata.
Buon 2010 e anche a Savio la felicità che cerca.

Cristina ha detto...

Passerà,
anche oggi passerà
come fosse una lacrima che scivola e dove andrà?
Forse tra i segni di un sorriso che amaro è ma,
Passerà.
Questo inverno cosa porterà?
Un’altra primavera fragile che non sa come fiorire ancora.
Nell’arco di un respiro è il suo odore.
Passerà,
e come aria passerà, quest’aria che in un fiato si inghiotte già
tra le scorie di un inevitabile passato che tenta sempre di confondere.

Il testo è dalla canzone "Respiro" del gruppo Le Vibrazioni.
Dicono quello che vorrei dire io e lo dedico a Ennio e famiglia con gli auguri a tutto il blog.
Cri

yang ha detto...

Io ho in camera delle riproduzioni di Mateo Romero e lo trovo un grande. Era ora che ci si occupasse anche delle miserie del ‘rinascimento’! Mentre di qua si nasceva, dall’altra parte dell’oceano si morivaaaaa!!!
Questa consapevolezza, del valore della VITA è quella che mi auguro io per il 2010.
Auguri a tutti.

BOIARDO ha detto...

Parafrasando il solito Orlando Innamorato del mio omonimo,
“chi piace esser soldato e chi pastore…”
Savio vede sempre lo stesso lato dell’amore.
Comunque a Savio, a Prof, al Rosso, a Cristina, Yang e a tutti ma proprio tutti del blog e,
ultimo ma sempre primo,
a Ennio valente narratore (mi arriverà il tuo libro entro il 10 gennaio)
Tanti Auguri di vero cuore.
BUON ANNO !!!!!!!!!

Ennio Valtergano ha detto...

Il ritrovato grammo di intelligenza cui si riferisce il nostro amico storico dell'arte potrebbe essere indirizzato verso quella comprensione che auspico e ho auspicato sin dalla nascita di questo blog. Comprendere non implica giudicare e dunque non implica condannare o assolvere. Comprendere può aiutare a evitare di commettere gli errori tragici già commessi, affinché non sia vero, come qualcuno dice, che l'esperienza serve a farci riconoscere l'errore non appena ci ricadiamo di nuovo.
Per quanto riguarda questo blog, l'augurio più bello è nel trovare - e ritrovare - gli amici di sempre, anche quelli che si riaffacciano di tanto in tanto.
Grazie, Prof, Rosso, Savio, Cristina, Emma09, Boiardo, Yang e grazie a tutti gli altri che già si sono espressi, che si esprimeranno scrivendo o che lo faranno semplicemente nelle intenzioni e nel silenzio.
A voi tutti la gratitudine di chi ha cercato di intessere un modo di ritrovarsi e di dialogare civile e tollerante, franco e rispettoso.

SMS ha detto...

Ciao. Studio erboristeria a Salerno (Università) e sto leggendo il tuo libro. Mi incuriosisce molto quanto dici sulla «...conoscenza ancestrale sui poteri curativi delle erbe...». Mi sapresti dire qualcosa di più in proposito?
Devo comunque farti i miei complimenti. Il romanzo è bello e dimostra carattere.
Auguri.

Anonimo ha detto...

Ma si può sapere dove lo andate trovando questo libro? Io ho dovuto ordinarlo su IBS... e pure a me non arriva prima del dieci gennaio.
Comunque AUGURI a tutti quanti e complimenti a Ennio (nell'attesa di leggerti veramente).
Marsilda

Doge ha detto...

Cos'è questo IBS? Ho chiesto ieri alla libreria Sansoviniana e nessuno ne sapeva niente. Forse in Veneto arriva dopo le altre regioni?
Grazie e auguri.

Ennio Valtergano ha detto...

Per doge.
Benvenuto. IBS sta per Internet Book Service; basta digitare IBS su un motore di ricerca e, alla voce "libri", digitare Ennio valtergano oppure il titolo del romanzo "La Signora del borgo". Lo si può ordinare on-line, via IBS appunto, oppure richiederlo alle librerie, avvertendole che il volume è presente sul sito della casa editrice Bastogi completo di codice ISBN.
Un caro saluto e auguri.
Ennio

Il Rosso ha detto...

Confesso che dovevo uscire ma… La libreria Sansoviniana! Quanti ricordi…! Lo scalone con la Sapienza di Tiziano e la sala di lettura fra le più belle d’Italia. Occorre però precisare che il libro di Ennio non può essere in biblioteca prima che in libreria, perciò forse converrebbe crcarlo in negozio prima che in archivio.
Vado di fretta… Ciao.

Ennio Valtergano ha detto...

Per Marsilda.
Ciao Marsilda. Dopo tanto tempo è bello ritrovarti e particolarmente lo è in occasione degli auguri di fine anno.
Auguro anche a te un felice 2010, nell'attesa di conoscere le tue considerazioni sul romanzo.
Ennio

Ennio Valtergano ha detto...

Per SMS
Il discorso sarebbe lungo, tuttavia richiamo di volata la tua attenzione sulla conoscenza istintiva che hanno gli animali delle virtù curative delle erbe, al punto che vanno a cercare quelle adatte al tipo di malanno che avvertono. Anche le culture primitive, oggi dette "tradizionali", fondano gran parte della propria medicina empirica sulle erbe. Tale conoscenza, arcaica e tramandata per tradizione orale, fino a poco tempo fa non era estranea alle donne popolanti le lande umbro-marchigiane e la leggenda vuole che proprio nel territorio dei Monti Sibillini vi fossero "fate" o "maghe" esperte nelle virtù terapeutiche delle erbe.
Un caro saluto.
Ennio

Il Russante ha detto...

Auguri a tutti. Sono in vacanza a Stresa e volevo regalarlo per l'Epifania ma la libreria della stazione non ce l'ha. Non ho capito se si deve ordinare online o se e quando si trova in negozio.
Mi potresti far sapere?
Buon 2010

sibilla ha detto...

Mi unisco alla grande Festa che, a quanto pare, è in corso oggi sul blog. Auguri auguri... da oriente a occidente e da nord a sud... e viceversa.
Oggi il nostro borgo è più grande di quanto non lo fosse nel Rinascimento: abbraccia tutto il globo e, in qualche modo, tutto il globo è un po' Giselle, alla ricerca di una dimensione diversa, e un po' Claretta, imprigionata dalle abitudini.
Guardiamo dunque al 2010 nella speranza che queste due modalità riescano a fondersi per darci un avvenire più luminoso (e giusto) del presente.
AUGURI !!!

Ennio Valtergano ha detto...

Ciao Russante e bentornato. In libreria puoi al momento soltanto ordinarlo, nell'attesa che i distributori riprendano la loro attività. Mi spiace per il regalo che non riesci a fare. Anche a me sarebbe piaciuto vedere il romanzo in libreria prima di Natale ma, come mi ha chiarito l'editore, non vi erano i tempi tecnici per farcela. Ti chiedo ancora un po' di pazienza. D'altra parte, il tempo per fare un regalo, qualunque sia, è sempre quello giusto, a meno che tu non debba regalarlo proprio a una "Befana"... Ovviamente sto scherzando e mi permetto di farlo considerando che sei un giovane studente brillante che ritrovo con piacere su questo blog.
Ciao

Cobra ha detto...

Ti ho letto su FB. Sei particolare e meriti i miei auguri.
Ciao.

Ennio Valtergano ha detto...

Ciao Cobra, che piacere ritrovarti! Grazie per quello che dici e auguri anche a te.
Ennio

Jungle man ha detto...

L'amico di un mio amico è mio amico. (Ma non è sdolcinato il tuo libro, vero?)
Ciao.

savio ha detto...

Non è mico detto… E poi non siamo Hansel e Gretel che si mangiano i libri …: quello di Ennio va DIVORATO !!! (dopo la fame che ci ha messo addosso con questo lo-trovo-non-lo-trovo)

Ennio Valtergano ha detto...

Ma allora ci sei ancora anche tu: che bella sorpresa!
No, il romanzo non è sdolcinato. Per lo meno non l'ho scritto con l'intenzione che lo fosse. Ma io potrei non essere obiettivo, perciò preferisco che a dirlo sia chi lo ha già letto.
Ciao e auguri di buon anno, ma proprio tanti, anche a te.

Ennio Valtergano ha detto...

Per Savio
Per fortuna che è vicino il cenone di fine anno, così il mio libro ha qualche speranza di essere risparmiato e di venir destinato a un uso meno prosaico. Comunque, se riesci a condirlo in modo da renderlo digeribile, fai pure e buon appettito!
Ciao, sei simpatico - e salace - come sempre.

savio ha detto...

Chi ti dice che NONE ci sia? E soprattutto che mangi???? Comunque la roba da mangiare preferisco assumerla educatamente con le posate e non CON-DITA… Vabbè, aspettiamo sto libro che è quasi ’na mappa. Ciao Ennio.

Ennio Valtergano ha detto...

Mappa o mappina?
Vedo che ti sei lasciato sfuggire l'appettito.
Dai, quella del "c'è none" (cenone) potevi risparmiarcela!

savio ha detto...

Non è sfuggito l’appettito ma NONE che si è offeso e se n’è andato (e tra l’altro è un amico). Così povera signora tua che se la mangiano subito subito con buona pace del borgo (e del porgo).
E di porgo parlando, ti porgo i miei omaggi per la nuttata di domani (e la mappa ci azzecca perché saremo noi una mappa all’uno mattina). Beh, ci si scrive.

Ennio Valtergano ha detto...

Ciao sibilla e scusa il ritardo nel risponderti.
Vedo che hai letto il romanzo con attenzione: la sintesi operata attraverso Giselle e Claretta è davvero notevole. In effetti le due amiche rappresentano modi diversi, se non proprio opposti, di concepire la vita e la dimensione dell'essere donna.
Speriamo che gli auguri di un avvenire più luminoso si realizzino, per te e per tutti noi.

carlomagno ha detto...

A tutti i frequentatori di questo blog simpatico e colto, a coloro che hanno avuto la fortuna di cominciare a leggere il libro di Ennio, a quelli che ancora aspettano con viva curiosità, a Ennio e la sua famiglia i miei più sinceri e cari auguri per un 2010 che veda realizzati i desideri e le aspettative di ognuno e con il Bene che sempre possa accompagnare la vita di tutti voi. Dal più profondo: AUGURI!!!

Ennio Valtergano ha detto...

Grazie Carlomagno: lo stesso Bene che auspichi per tutti noi non si dimentichi di te e ti avvolga per la vita a venire.
Un augurio sincero e dal profondo.

Anonimo ha detto...

Ciao Ennio i lettori del tuo blog sono persone colte e interessate non solo al tuo libro, ma agli aspetti reali della vita. Ti auguro buona festa. La tua ammiratrice folle e imbranata. Giusy

Ennio Valtergano ha detto...

Prof, auguri transoceanici. Il 2010 è arrivato anche laggiù, seppure con qualche ora di differenza. Com'è il Capodanno in quel di New York?

prof ha detto...

Fortunatamente niente più paura per le bombe dopo Times Square e quindi tutto bene sulla foce del fiume Hudson. Qui prof e non Ruggero Orlando e York non è più cosi nuova anche se non fa freddo: l'odore di sale si sente ancora...
A presto.

Ennio Valtergano ha detto...

"Qui Nuova York, vi parla Ruggero Orlando..."
Caro prof, l'incipit era diventato epico e segnò un'epoca di corrispondenze televisive dall'estero. Io ero ragazzo, allora, e non potevo non restare impressionato dagli atteggiamenti enfatizzati, per non dire istrionici, dell'inviato già canuto ma ancora in grado di colpire l'immaginazione del popolo televisivo.
Lieto che l'allarme alla foce dell'Hudson si sia rivelato un nulla di fatto.
A presto allora.

Ennio Valtergano ha detto...

A proposito di Ruggero Orlando (Boiardo non me ne voglia, ma non si tratta qui dell'Orlando a lui più familiare), qualcuno ricorda ancora la simpatica quanto inusuale diatriba tra lo stesso e l'altrettanto popolare Tito Stagno in relazione al fatto che la Terra vista dalla luna fosse grande quanto un'arancia o piuttosto un pompelmo?
Reminescenze di piccoli frammenti dei tempi che furono, che riemergono con una spruzzatina di simpatia...

Savio ha detto...

Arance o pompelmi, sempre palle che girano sono…

Ennio Valtergano ha detto...

Savio, ma sei in agguato anche a quest'ora?

il cavaliere ha detto...

savio sei tremendo

Porzia ha detto...

Da me e dal mio ragazzo Francesco: buon anno Ennio!!! e facci sapere quando farai presentazioni fuori dal Piemonte.
Ciao.
Porzia

savio ha detto...

Ma Francesco aveva a che fare con la porziuncola…: sei tornata ingrassata?

Francesco ha detto...

Ma Savio che sei? Il guardiano del borgo?

savio ha detto...

Guardiano si. Guardone no, per quanto ne pensi Boiardo: io mi porgo davanti e didietro e qui mi fermo per evitare sonni agitati al padrone di casa... Nessun dorma vale solo per la Norma.

prof ha detto...

Ma di quale norma parlate? Nessun dorma è della Turandot?

Ennio Valtergano ha detto...

Per Porzia e Francesco
Ciao Porzia e bentornata. Immagino che anche Francesco sia lo stesso dell'intervento di un paio di mesi fa - il cestaio, per intendersi. A entrambi ricambio gli auguri con affetto. Appena farò presentazioni fuori dal Piemonte lo indicherò sul blog.

Per Savio l'insonne.
Dici bene (quasi bene), vale solo per la Turandot (Norma? Intesa come normalità, immagino). E tu perché non dormi, allora?

Ennio Valtergano ha detto...

Caro Prof, come è nella "norma", stavo già dormendo mentre rispondevo a Savio. In un rigurgito di coscienza di veglia sono ritornato al "nessun dorma", ma troppo tardi. Nello stesso tempo in cui provvedevo a rimuovere il corpo del reato la tua lucidità colpiva inesorabile.

savio ha detto...

Tutti svegli stasera... Non alludevo a Puccini io, (anche perché non sono tipo da amare la castità, neanche delle Dive..). Mi riferivo davvero alla Norma. Buonanotte o colti amici.

Ennio Valtergano ha detto...

Caro Savio, adesso sono sufficientemente sveglio per afferrare le tue improbabili associazioni. L'idea che "nessun dorma" affinché la Diva non resti casta poteva essere mai partorita da una mente diversa dalla tua e a quell'ora, per giunta?
Davvero bisogna essere fuori della norma...
Un simpatico saluto da uno degli amici "colti", ma colto in flagranza di reato, grazie a te e all'ora.

Il Rosso ha detto...

Francesco nella storia dell’arte ci ha regalato il Presepe. Da Greccio in poi ci giunge questa immagine delicata che Giotto dipinse mirabilmente nella Basilica Superiore di Assisi. Fino al ’400 i Magi furono tutti bianchi ma nel XVI secolo, dopo la scoperta dell’America, venne introdotta la figura di un Re Nero.
La Vita Nuova è una Stella che da sempre richiama la natura regale dell’uomo.
Buon anno e Felicità.

Emma09 ha detto...

A mio parere il momento davvero significativo per la storia dell’arte è stato il passaggio dal culto misterico delle catacombe a quello apertamente riconosciuto di Costantino: da lì è giunto il Presepe…
Ciò detto sono anch’io grata a San Francesco per la bella invenzione.

Ennio Valtergano ha detto...

L'immagine del Presepe, al di là di ogni valenza allegorica e religiosa, evoca il tepore della famiglia. Francamente, ammetto che mi sfugge il possibile significato simbolico di un Re Nero. Ma già la presenza dei Magi, allegoria di potestà umane non comuni in una regione popolata prevalentemente da pastori (cosa ne penserà Savio?), è indicativa di qualcosa di straordinario e la Stella ne è la conferma.
Oggi, l'ipotesi che le comete siano il mezzo attraverso il quale la Vita si diffonde nell'universo non è più considerata una sorte di visione onirica partorita dalla mente fantasiosa di un Flammarion. Il riscontro di lunghe catene organiche, basi per la formazione degli aminoacidi e quindi dei costituenti fondamentali della vita biologica, lo confermerebbe. Tuttavia, come Il Rosso, preferisco pensare alla Stella come al simbolo annunciante "la natura regale dell'uomo".
Buon anno anche a te, Rosso, e alla tua famiglia.

prof ha detto...

La parola pastore deriva dal greco ‘patèo-mai’ (aorist. e-pasà-men) mangio dalla radice PA – nutrire per cui il pastore è colui che è stato nutrito. Quanto alla leggenda del presepe è storicamente stata vista come raffigurazione della corte: celeste, nel caso del Fanciullo Divino. Così come simbolico il numero di TRE attribuito ai Magi che danno la dimensione cubica al Verbo manifesto mentre il Magio errante (Abadan che non incontra direttamente il Salvatore ma lo riconosce nelle persone cui porge i suoi gioielli) è il Tempo sovrano.
A tutti, Buon Pasto.

Savio ha detto...

Secondo voi cosa significava per Francesco la parola ‘allupato?

boiardo ha detto...

Da poi che il lupo si è fatto pastore.
Tu mi conforti con bella ragione
Abandonar de Angelica lo amore;
Ma guardar die' ciascun d'esser ben netto,
Prima che altrui riprenda de diffetto.

il cavaliere ha detto...

Riscrivo qui il commento che avevo postato nella sezione sbagliata.
Un grande compositore vissuto a cavallo tra il periodo barocco e l'illuminismo è riuscito a fare della musica un'arte quasi figurativa: le sue musiche sembrano quadri che vengono descritti attraverso le note.
In questo periodo mi sto dedicando ad alcune delle fantasie con le quali Telemann sembra voler rappresentare momenti di viaggio, dialoghi o ancora intere storie. Per esempio nella sua prima fantasia, all' inizio vuole esprimere semplicemente, con diversi virtuosismi, un modo per attirare l'attenzione e poi in un secondo momento, raccontare del viaggio intrapreso fra mille difficoltà e mille incontri. Nel secondo movimento( un allegro) esprime il tanto desiderato rientro a casa. La genialità del compositore consiste specialmente nel saper intrecciare la voce principale del basso con quella secondaria virtuosa, ciò che gli consente di esternare innanzitutto maestosità, di seguito sorpresa,concitazione e poi ancora serenità.

Il Rosso ha detto...

La Natività e il Presepe sono due cose ben diverse. La Natività (di cui parla anche prof) è rappresentazione simbolica di un evento, interiore come esteriore, mentre il Presepe è una raffigurazione. E la storia dell’Arte, che è prevalentemente raffigurazione, include entrambe.
Nuovamente omaggi per la Befana.

Ennio Valtergano ha detto...

Mancava, in questo blog, un amante dichiarato della musica e di quella barocca in particolare. Il periodo barocco ha conosciuto vette ineguagliate della creatività, dell'arte e della tecnica compositoria. Telemann, poi, è stato indubbiamente un grande e senz'altro rientra fra i miei preferiti.
Grazie al Cavaliere per la chiosa competente e appassionata.

prof ha detto...

Davvero Ennio, mancava al salotto del tuo blog un vero intenditore di musica. Io non suono più ma grandemente apprezzo la buona musica, specie il barocco tedesco e i concerti di Corelli. Speriamo che il Cavaliere voglia deliziarci di quando in quando con il suo armonioso mondo di cui si sente tanto la mancanza in un sociale spesso caotico e fuori tono. Grazie.

Ennio Valtergano ha detto...

Prof, la curiosità è legittima: cosa suonavi?

savio ha detto...

A me piacciono i mandolini e a prof?

prof ha detto...

Non importa lo strumento anche se passavo ore con Tiburtino, Lupacchino, Conforto e Ganassi… Ma lasciamo che sia il Cavaliere a narrarci frasi d’altri tempi e senza tempo.

prof ha detto...

A beneficio di Savio... Mi piacevano (e piacciono) Purcell, Gibbons, Lupo, Coperario, Jenkins, Lawes.
Nuovamente good night.

savio ha detto...

Il mandolino non è solo un fatto formale: la profondità della sua cassa consente di ottenere suoni diversi che variano da strumento a strumento…: una vera delizia!!!

Ennio Valtergano ha detto...

Ripropongo il post eliminato poco fa per errore.
Voglio sperare che a Savio il mandolino non piaccia solo per la forma.
Quanto a Prof, immagino che lo strumento sia compreso fra gli archi, ad esempio viola da gamba. O no?

MADAME ha detto...

Sono nuova del blog ma non ho potuto trattenermi dal leggere tutto, veramente TUTTO quanto è stato scritto. E devo confessarvi che è proprio DELIZIOSO: per il garbo, per la raffinatezza e per la pluralità degli interventi, perfino quelli un tantino ‘pepati’. È proprio un’ottima presentazione per il Romanzo che ho conosciuto stasera e che andrò a cercare nel cartaceo per meglio conoscere l’affascinante Giselle.
Complimenti.

yang ha detto...

Ma non è che ’sto cavaliere è Berlusconi?!?!?

Emma09 ha detto...

Chi conosce Christian Wallumrõd ? Una stupenda arpa barocca, il suono dolce del violoncello, quello struggente del violino e la tromba: tessitura classica per un incrocio tra minimalismo, jazz e musica contemporanea.
È arte pura. Ed è attuale.

Ennio Valtergano ha detto...

Benvenuta Madame e grazie per le parole di apprezzamento. La qualità di un blog dipende in parte soltanto dal fondatore e in massima parte da coloro che lo frequentano.
Spero - e penso di interpretare il pensiero di tutti - che anche tu voglia unirti al gruppo dei frequentatori stabili.
Un ciao cordiale.

il cavaliere ha detto...

Grazie prof per la fiducia e spero di non deludere le aspettative. Sono contentissimo che qualcun altro condivida la mia passione. Sono anche lieto che ti piaccia il violinista e compositore Purcell, vissuto in pieno barocco. Il grande compositore è stato una rivoluzione straordinaria per le sonate a tre per due violini e clavicembalo o organo a seconda che le sonate fossero da camera o da chiesa rispettivamente. Per quanto riguarda Purcell, a soli nove anni perse il padre, che si chiamava Henry come lui. Il ragazzo venne seguito negli studi dallo zio, Thomas Purcell.
Henry, il secondo, figlio d'arte, scrisse in età matura diverse opere teatrali, tra cui THE LIBERTIN. Scrisse anche un inno per la chapelle Royal. Quando diventò organista alla cappella di Westminister si dedicò solo alla musica sacra (che propose anche alla corte quando ne diventò organista in ruolo stabile), lasciando la carriera teatrale che riprese nel 1687.
Tra l'altro di questo compositore ho suonato e suono dei pezzi che prediligo in modo particolare.
... non sono Berlusconi, per fortuna o sfortuna, dipende dai punti di vista

sibilla ha detto...

Buon 2010 !!! Mi fa davvero piacere trovare su questo blog, dopo le dissertazioni artistiche, letterarie, poetiche e storiche, ora anche quelle musicali. Sono andata a cercarmi in rete le musiche Christian Wallumrõd (che non conoscevo) e l'ho trovato forse un tantino troppo minimalista per il mio gusto...: ma è appunto il mio gusto, probabilmente più vicino al barocco classico che alle invenzioni contemporanee.
Ad ogni modo mi associo senz'altro all'opinione della neoarrivata Madame: questo salotto è proprio bello, stimolante e simpatico. Soprattutto intelligente: qualità rara anche fuori dal video.

sCIACCA ha detto...

E basta con la parola salotto: fate venire voglia di imitare i pechinesi sotto la pioggia e di saltare sul velluto con le zampe bagnate! Arte si, ma lasciatela respirare questa benedetta arte, specie se è classica! Se non si aprono le finestre fa odore e al posto di vedere quanto è bella si sente quanto fete... Buon anno comunque.

il re ha detto...

Non ho mai conosciuto i pechinesi, ma mi fido . Ma in questo salotto non c'è un divano? Si starebbe più comodi a guardare la sorgente della cultura invadere questo blog.

Ennio Valtergano ha detto...

Grazie per l'augurio di buon anno, Sciacca; meglio se senza il 'comunque'.
Evidentemente non c'è luogo che vada bene: provai tempo addietro con l'angolo della strada e... apriti cielo! Per poco non mi si accusava di convogliare gli amici a... inutile precisare: credo che il concetto sia chiaro. Più avanti provai con la zattera e mi si disse che volevo relegare i giovani su un mezzo di fortuna. Devo ora constatare che neanche il salotto va bene e che vi è il rischio di vedersi attorniati d un branco di pechinesi pronti a divertirsi zampettando qua e là con le zampe e il pelo umidiccio. Insomma, dove ci si deve ritrovare per scambiare quattro chiacchiere fra amici?
Suggerite voi il luogo, io mi adeguo. Che sia però un luogo ove i requisiti minimi che chiesi all'inizio di questo blog continuino a non venir meno.
Di là di questo, sono lieto di averti risentito e se il salotto non va bene, andiamo pure in pizzeria.
Un ciao cordiale.
Ennio

Ennio Valtergano ha detto...

Chiedo scusa al Cavaliere (da non confondere col 'Cavaliere' per antonomasia), a Sibilla e al Re per il ritardo nel dare riscontro anche ai loro interventi.
Le note del Cavaliere arricchiscono il blog di aria musicale (le arie musicali davvero sarebbero benvenute), e le notizie su Henry Purcell figlio lo dimostrano.
Il Re si metta pure comodo dove meglio crede, ma penso si debba accontentare: come ha potuto vedere, il divano è già occupato dai pechinesi.
Quanto a Sibilla, grazie per le belle parole: il buon gusto è un bene che si fa sempre più raro ed è sempre meno diffuso. Sull'arte contemporanea non mi esprimo: non la conosco al punto da poter portare un parere competente. Se devo dar corso a una semplice sensazione, direi che la trovo piuttosto cerebrale. Ma è una sensazione, appunto, e dunque assolutamente soggettiva.

Milascolano ha detto...

Ciao Ennio. Ho letto il post di Sciacca e la tua risposta e sono stato a ridere per mezz’ora! Così si fa! Limpido, immediato, fresco: questo è l’ambiente adatto a noi.
Buon anno 2010!

Ennio Valtergano ha detto...

Ciao Milascolano, Sciacca mi ha ispirato con la sua verve vivace: nulla di polemico nella risposta (oltretutto Sciacca è simpatico), ma solo la rielaborazione dell'immagine da lui stesso evocata. Perciò, spero che sia piaciuta anche a lui e che, come a te, lo abbia fatto sorridere un po'.