Presentazione

Questo spazio, amici lettori, è dedicato a voi.


Nato inizialmente per presentare al pubblico il mio primo romanzo, La signora del borgo
, il blog ha registrato subito le prime recensioni dei lettori e si è arricchito successivamente di molti altri argomenti che non erano soltanto quelli relativi ai temi trattati nel romanzo. Col trascorrere del tempo il blog si è caratterizzato sempre più come uno spazio multitematico, riempito soprattutto dai tantissimi commenti dei frequantatori, alcuni dei quali veri e propri fedelissimi, presenti sin dalla nascita del blog e tutt'ora attivi.

La pubblicazione del secondo romanzo, La fucina del diavolo, anch'esso edito per i tipi di Bastogi, insieme con le immancabili recensioni, ha ulteriormente alimentato i temi di discussione, accentuando il carattere del blog di volersi presentarsi come spazio aperto ma anche con uno stile proprio. Uno stile che lo ha contraddistinto sin dall'inizio e che, per certi versi, lo ha reso unico fra i tanti spazi interattivi presenti nel web: moderazione negli interventi e mantenimento del confronto sul piano delle opinioni.

Tutti coloro che vogliono far sentire la propria voce sono dunque i benvenuti e tutti devono sentirsi liberi di trattare gli argomenti che ritengono possano essere di interesse degli altri partecipanti alla vita del blog. Riservo a me stesso il ruolo di moderatore, ruolo che, per altro e fino a ora, non ha mai avuto motivo di andare oltre l'invito a tenersi nei limiti tracciati dagli stessi frequentatori.

Bene arrivati a tutti, dunque, e fatevi sentire.

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Spizzicando nella quotidianità

9 Settembre 2011 - Pensiero del giorno

La vita è come un aquilone, legato a un filo tenuto dalla mano infantile del fato.


17 febbraio 2012

Il pensiero va a Giordano Bruno, arso in Campo dei Fiori. Da allora si sono spente le fiamme del rogo, ma non quella della libera investigazione sulla natura dell'universo e dell'uomo.


14 marzo 2012

All'essere umano non è dato scegliere se essere o no intelligente, in compenso gli è dato scegliere se comportarsi da stupido.


7 Aprile 2012

Agli amici del blog i miei auguri per un rinnovamento radicale del loro Essere e che questa luna piena di Primavera faccia risorgere in loro, risplendente di nuova luce, la gioia per la Vita nel e per il Bene.

Le interviste a Ennio Valtergano

La Signora del borgo è stata ospite di Container, il programma culturale di Radiogoccioline, la radio web a diffusione globale.

Per riascoltare l'intervista trasmessa da Radiogoccioline clicca qui


Servizio TV sulla presentazione di Reggio Calabria del 28.12.2010

Per gli amici che lo desiderino, è possibile guardare il servizio sulla presentazione del 28.12.2010 a Reggio Calabria.

Il servizio, completo di intervista, è stato trasmesso da ReggioTV nel corso del Telegiornale del 29-12-2010 ore 14.

Per guardare il servizio, entrare nella Home Page di RTV e cercare, dopo aver cliccato nel riquadro "Guarda il telegiornale", il tg del 29-12-2010 ore 14. Servizio TV sulla presentazione di Reggio Calabria del 28.12.2010

Leggi l'intervista all'autore e la recensione al romanzo pubblicate l'8 marzo 2011 sulla rivista on-line Mondo Rosa Shokking , a cura di Carlotta Pistone

http://www.mondorosashokking.com/Morsi-Dal-Talento/Intervista-a-Ennio-Valtergano/


http://www.mondorosashokking.com/Dalla-Libreria-Rosa-Shokking/La-Signora-del-borgo-di-Ennio-Valtergano/


Una nuova intervista è stata pubblicata al link sottostante

http://www.ilpiacerediscrivere.it/intervista-ad-ennio-valtergano/



mercoledì 30 settembre 2009

La signora del borgo: commenti alla Presentazione

In questa sezione sono pubblicati i commenti pervenuti alla presentazione in rete del blog.
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67 commenti:

Luigi ha detto...

Avevo trovato questo blog qualche giorno fa e poi non ero più riuscito a collegarmi. Finalmente stasera ci sono riuscito ma non c'è più la risposta a quella ragazza che chiedeva se rispondeva lo scrittore o la segretaria. Comunque volevo anche fare un'altra domanda: come si fa a diventare scrittori? E soprattutto come si fa a scrivere di un periodo storico preciso? Quanto e dove bisogna studiare? Grazie.

Annarita ha detto...

Ciao Ennio, mi piace un uomo che parla delle donne non solo in termini di ricerca del principe azzurro oggi uomo-di-potere-che-ti-aiuta. Però sarei curiosa di sapere chi è la signora che, come dici, ha ispirato il romanzo. Comunque buona nascita e aspettiamo di vederti in libreria!

Pigi92 ha detto...

Un'amica mi ha parlato di questo blog ma non sono riuscito a trovare il commento che aveva fatto lei. Però, in soli dieci minuti, sono arrivati due post segno che la curiosità su questo romanzo è già tanta. Chissà perché le donne sono così attratte dalle storie tormentate... A parte gli scherzi mi sembra buona l'idea di ambientare una storia nel Rinascimento: ormai si parla solo del Medioevo! Quindi prenoto una copia anch'io: chissà che non mi serva a capire meglio le ragazze del mio tempo. In bocca al lupo.

Ennio Valtergano ha detto...

Chiedo scusa ai miei lettori, ma per una serie di disguidi sono andati perduti i post immessi sino a questo momento. Purtroppo può accadere quando, come in questo caso, il blog è ancora in fase sperimentale e non tutte le procedure sono consolidate. Cercherò di recuperare quanto posso e riproporlo anche se non nel rispetto assoluto della cronologia.
Comunque continuate a postare: vi aspetto.

babistoppata ha detto...

E' un brutto periodo per me e non credo più di poter uscire dalla banalità del quotidiano. Da dove la pigliavano queste nel Rinascimento la voglia di andare avanti? Bah. Se si ispira a una storia vera mi piacerebbe tanto sapere chi era la donna. Così, per capire come ha fatto. A rimanere viva dentro voglio dire.

Ennio Valtergano ha detto...

Buongiorno amici!
Cerco di rispondere a tutti, rispettando la sequenza degli ultimi post.

Comincio da Luigi.
La ragazza che mi chiedeva se fossi io in persona a rispondere o la mia segretaria si era firmata col nome di Veronica: come avevo detto a lei, rispondo ai post di persona. Ma veniamo all'altra domanda di Luigi: come si diventa scrittori?
Scrivere, e soprattutto scrivere bene (questo per me lo dovranno dire gli altri), è insieme una tecnica e un'arte. Una tecnica perché vi sono delle regole che si possono imparare. Un'arte perché sono richieste creatività e ispirazione, e queste non si possono imparare. Un po' come per la pittura o la musica: si sa come maneggiare pennelli e colori, o si sa eseguire alla perfezione una sonata di Beethoven, ma non si è in grado di dipingere un quadro che ti catturi, o di comporre una melodia. Per scrivere bisogna innanzi tutto avere qualcosa da raccontare, ossia avere un mondo interiore in continuo fermento. Quanto poi alle altre domande: come si fa a scrivere su un periodo storico preciso e quanto e come studiare, la risposta è semplice. Documentarsi e studiare tanto e ovunque.

Per Annarita: la signora è in effetti "La Signora". Se vuoi, è un'icona; l'immagine di un Femminile senza età e senza tempo; la Dama irraggiungibile di ogni cavaliere. E'... è tutto quello che si può immaginare di bello, di grande, di materno e di amore per la vita.

A pigi92 una risposta breve: se è vero, come pare tu suggerisca, che le donne sono attratte dalle storie tormentate, forse è perché sono state tormentate dalla storia. O no?

A Babistoppata osservo che le donne del Rinascimento la forza di andare avanti la trovavano dentro di loro. Del resto, come tante donne di oggi.

Clara ha detto...

Ciao sono Clara. Scusa il tu ma mi viene naturale dato il linguaggio semplice ed essenziale con cui ti presenti. Mi hanno dato l'indirizzo del tuo blog (a proposito è difficile trovarti tramite i motori di ricerca)e sono stata colpita dalla 'annunciazione' del tuo libro. Vorrei solo capire che differenza fai tra 'la storia di una vita' ed un 'percorso': non sono forse la stessa cosa? Tanti auguri per la pubblicazione (credo che sarò una delle tue lettrici).

carlomagno ha detto...

Ciao Ennio ed infiniti auguri per la nascita della tua "creatura". Se la descrizione di quello che è "La Signora", facendone intravedere una personalità che va oltre il consueto, fa venire la pelle d'oca, allora è facile, quasi un'esigenza, scoprire il percorso. Sei d'accordo?

ennio valtergano ha detto...

Rispondo a Clara e a Carlomagno.
Storia di una vita e storia di un percorso non sono la stessa cosa. La storia di una vita riconduce all'intreccio delle vicende, nella buona come nella cattiva sorte. Un percorso è invece qualcosa di diverso dall'avvicendarsi di fatti, di circostanze, di incontri. Quindi anche la sua osservazione richiede un punto di vista differente. Il percorso non è un moto dovuto al caso; è indicativo di una traiettoria che punta verso una meta, perciò la sua storia è l'osservazione del modo in cui si sviluppa, di come le vicende segnano il mondo interiore di una persona e lo modificano. In altre parole, è il processo che porta alla costruzione dei significati e all'individuazione di uno scopo.
Spero di essere stato chiaro; se no, sono a disposizione per condividere altre riflessioni e punti di vista.
A Carlomagno dico che forse non è facile scoprire quale sia il percorso di un'esistenza, però è vero, talvolta quella di stabilire un percorso diventa un'esigenza insopprimibile, come quella che avverte Giselle, la protagonista del romanzo.
Ciao e a risentirci.

Mozart95 ha detto...

Ho letto con vivo interesse tutta la presentazione e anche i commenti con le rispettive risposte. Una lieve curiosità mi suscita il nome Eliside che non è stato toccato (mi pare) dai post finora inviati. Chiedo allo scrittore dunque se può anticiparci qualcosa. Grazie.

il re ha detto...

Ciao Ennio.Sono nuovo del blog,ho letto la trama del tuo lbro e mi ha davvero stupito anche perchè ,da quanto ho letto nel tuo profilo personale,non avevi mai scritto libri a parte saggi.Spero che questo libro con una trama così attraente già solo dal tuo riassunto,possa sbocciare come un fiore nel mondo della letteratura...lo meriterebbe.
ma non hai un'idea di come sarà la copertina?Così saprò distinguere il tuo libro in mezzo a tutto quel casino di libri che si vedono dappertutto.
Grazie

Giovanni ha detto...

La mia ragazza si chiama Eliside. Mi piacerebbe regalarle il libro se esce per Natale a patto che questo personaggio nel romanzo ci faccia una bella figura... è così?

Ennio Valtergano ha detto...

Eccomi di nuovo a voi per le risposte.

Per mozart95.
Quale sia l'origine del nome Eliside, nella onomastica ufficiale, non ne ho idea e devo confessare che fino a che non avevo messo mano al romanzo non sapevo neppure che esistesse per davvero (l'ho scoperto molto dopo e a lavoro ultimato, attraverso Google).
Nella mia idea il nome era perciò immaginario e lo avevo creato per attribuirgli una valenza simbolica specifica: Eliside come congiunzione di El (contrazione di Elios, sole, e Iside, la dea egizia identificata con la luna, sposa di Osiride e madre di Horus).
Dunque, Eliside rappresenta l'unione in sé del sole e della luna, ossia dei due princìpi maschile e femminile congiunti in un solo essere, a voler significare la compiutezza della natura nella sua funzione generatrice di vita.

Alla domanda del mio futuro lettore che si firma il re, rispondo che per ora la copertina mi è ignota quanto lo è a lui. Tuttavia prometto che non appena disponibile la inserirò sul blog, in modo che risulti riconoscibile in anteprima a tutti coloro che vorranno acquistare il romanzo.

Per Giovanni:
Ti pare possibile che un nome tanto importante (vedi risposta a mozart95) finisca per appartenere a una mezza cartuccia o peggio a una poco di buono?
Spero che questo serva a tranquillizarti anche per quanto riguarda la tua ragazza e che sia di ottimo auspicio per lei.
Con simpatia.

Tranquilla7 ha detto...

Mi ha incuriosito la risposta che hai dato a pigi92: cosa significa che le donne sono state tormentate dalla storia? è di questo che tratta il romanzo, una cosa tipo desperatehousewives (casalinghe disperate se per caso non sai l'inglese) e, a proposito, c'è un modo e/o un'ora per chattare con lo scrittore Ennio Ealtergano? Complimenti per l'idea del libro.

Alex Falconeri ha detto...

Ciao Ennio, scusa se ti dò del tu ma le tue risposte sono molto belle e mi sembri già un amico. Non avevo cqapito che il tuo libro non era ancora in libreria e quando sono andata a cercarlo non l'ho trovato. Pazienza! Vuol dire che la prossima volta leggerò meglio tutto il blog e che aspetterò fino a Natale. Intanto mi vorresti spiegare perché hai scelto un nome tanto particolare per quel tuo personaggio, Eliside? Ma è un uomo o una donna? E cosa fa? Grazie.

Ippocrate ha detto...

Ciao sono Francesco e studio medicina. La mia ragazza che si occupa di letteratura mi ha parlato del blog e quindi ho fatto il mio giro da queste parti. Ma c'è anche qualche personaggio maschile in questo romanzo o sono tutte donne? Ciao.

Ennio Valtergano ha detto...

Ma quante domande, per un romanzo che non è ancora uscito!
Comunque, mi sono impegnato a rispondere a tutte, perciò eccomi qua.
Cominciamo da Tranquilla7, che rassicuro circa la conoscenza dell'inglese... In ogni caso, grazie per la traduzione; lo dico a nome degli amici del blog. Per tornare a bomba, sulla questione della donna tormentata dalla storia basta guardare all'immagine avvilente che ne danno certi media per capire quanto lo stereotipo della donna oggetto sia tuttora diffuso e alimentato. Questo senza andare a scomodare le casalinghe che, quando non lo sono per scelta (rispettabilissima, si intende), lo sono per necessità o perché ancora imprigionate in schemi culturali retaggio di un modo di pensare che evidentemente è duro a scomparire.
Sempre per l'amica Tranquilla7: di chattare non se ne parla; tuttavia, se hai voglia di contattarmi in via diretta puoi sempre ricorrere all'indirizzo e-mail inserito sul blog. Infine, grazie per i complimenti.

Per Alex Falconeri vale quanto ho già chiarito prima a proposito del nome di Eliside. Pensavo - evidentemente sbagliando - che fosse chiaro che si tratta di un personaggio femminile. Quanto al cosa fa, non ti saprei dire: nel romanzo si racconta che conosce tutte le virtù delle erbe e pare anche che sappia molte altre cose ancora. Comunque, è imminente l'apertura di un'altra sezione su questo blog ove saranno introdotti i personaggi principali del romanzo, senza però che sia tolta al lettore il piacere di scoprire il loro vero volto.

Per Ippocrate poche parole bastino a rassicurarlo: vi sono anche personaggi maschili. Ma rinvio anche te alla sezione di cui sopra. Devi solo pazientare un pochino...
Adesso vi lascio perché mi aspettano delle risposte anche nella nuova sezione appena aperta, quella della trama.

Veronica ha detto...

Ciao Ennio, sono di nuovo Veronica. Siccome ci sei due volte in rete con due diversi blog (ma dall'altro è tutto chiuso) non sapevo se eri sparito o no anche perché non avevo più visto i post. Apro stasera e cosa ti trovo? Uaooh! Una marea di tipi tutti con un sacco di domande. Anch'io sono andata a leggermi le novità ma mi ha un pò delusa la trama: praticamente non c'è! Comunque sei simpatico come scrivi e come rispondi, magari non uno speciale come Moccia ma forse sei bravo pure tu come scrittore. Non è che poi sparisci se diventi famoso? Beh, staremo a vedere. Magari allora la segretaria te la potrai permettere e addio lettori! Dai scherzo, speriamo di no. 'Notte a te e a tutti i valtergani che già frequentano questo blog.

Ennio Valtergano ha detto...

Ciao Veronica, dovrei emettere uno speciale "Bollettino per i Naviganti" e avvisarli delle difficoltà causate dalla memoria indelebile della rete. Il blog al quale ti riferisci e che compare prevalentemente nei motori di ricerca è stato cancellato ormai da tempo. Purtroppo, i post introvabili sono andati perduti quando l'attuale blog era ancora in fase di allestimento provvisorio. Comunque, ti ringrazio per la segnalazione e ne approfitto per ricordare a tutti i miei futuri lettori che l'indirizzo cui devono accedere è il seguente:

http://enniovaltergano.blogspot.com

Quanto alla segretaria, rassicurati: l'idea di averne una non mi è passata né credo mi passerà per la testa e in ogni caso non ci sarà mai un filtro fra me e i miei lettori.
Ciao di nuovo e sono lieto di averti ritrovata.

Contessa ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Ennio Valtergano ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Ennio Valtergano ha detto...

Per Contessa: reinserisco il post eliminato alle 21.14. per completarlo con l'aneddoto che riporto al termine di questo intervento.
Hai ragione, la risposta a Babistoppata è rimasta incompleta. Quella a cui mi sono ispirato non è una storia vera ma verosimile, anche là dove emergono risvolti dal sapore magico-esoterico: la tradizione popolare dei territori marchigiani e in particolare dei Monti Sibillini è intrisa di echi leggendari che parlano di fate e di donne dalle virtù sorprendenti, dotate di una profonda conoscenza delle erbe e delle arti per risanare dalle malattie.
Per venire all'altra parte del tuo post, mi dispiace deluderti, ma credo proprio che Corinda dei Baldi Contini non sia mai esistita, per lo meno stando a quel che conosco. Tuttavia, al riguardo mi piace raccontarti un aneddoto curioso.
Qualche tempo fa ero sull'Eurostar diretto a Roma. A una delle fermate intermedie salì una donna che andò a sedersi al posto di fronte al mio ma nella fila a fianco. Rimasi di stucco: doveva aver superato da poco la quarantina; esile ma ben proporzionata, le labbra sottili e i capelli di un nero corvino pettinati lisci all'indietro. Incarnava l'immagine esatta di come mi ero rappresentato Corinda...
Chissà, forse Corinda dei Baldi Contini resterà solo il frutto dell'immaginazione, però è bello sapere che da qualche parte vi è un suo sosia, non ti pare?

Ennio Valtergano ha detto...

Chedo scusa a Contessa per l'eliminazione proditoria e involontaria del suo commento, che suonava più o meno così:
"Nella risposta a Babistoppata hai omesso di dire se per il tuo romanzo ti sei ispirato o no a una storia vera. A me piace molto l'araldica e vorrei sapere se Corinda dei Baldi Contini è esistita realmente".
Chiedo scusa ai miei lettori, ma riproporre, anche se non testualmente, il commento di Contessa era un atto dovuto, anche a beneficio della comprensione del mio precedente intervento.

Brufolo ha detto...

Certo che ci sai fare con le donne e non solo nei romanzi a quanto pare. Come vorrei avere la tua parlantina per intortare qualche bella tipa... e invece devo sempre stare a guardare! Non so suonare la chitarra e non sono neppure alto (a proposito, quanto sei alto tu?). C'è qualche tuo personaggio che somiglia a me visto che Corinda l'hai già trovata? A parte gli scherzi mi hai fatto una buona impressione e credo che ti leggerò.

Annarita ha detto...

Che bella novità i personaggi: ma sai che sono davvero intriganti? Carino il magistrato aracnofobo. Vabbé, domani ti leggo con calma, adesso ho troppo sonno. A presto Valtergano.

ciak-azione ha detto...

Ciao Brufolo.Non te la prendere a male,le donne d'oggi sono così!E invece d'intortare qualche bella tipa prova a cercare di rimanere te stesso e lascia che siano le "tipe"ad intortarti.
In quanto al romanzo...non ci hai ancora detto niente!Sono d'accodo con i curiosi del blog che vogliono sapere meglio di cosa tratta!Non puoi farci un riassunto così intrigante e poi lasciarci sulle spine.

Grottino ha detto...

Gli affetti possono anche essere molto dolci e non necessariamente tempestosi, ma forse ti sei ispirato a Monte Sibilla anche per il carattere della tua storia. Hai messo i nomi di dove abitano i tuoi personaggi? Magari ci trovo casa mia...

Anonimo ha detto...

Ciao Ennio. Ieri mi hai informato della tua nuova opera che uscirà. Sei sepmore una sorpresa. E non mancherò di percorrere gli iperspazi che certamente hai saputo creare. Ciao. Mogg

Ennio Valtergano ha detto...

Per Ciak-azione
Presto tu e tutti gli altri frequentatori del blog potreste avere qualche ulteriore indizio, ma senza esagerare.

Per Grottino
I miei personaggi vivono in una cittadella e in un borgo imprecisati e tuttavia all'interno di un territorio reale e fantastico per quanto sa essere accogliente.
La casa è dove si sta bene e quando si sta bene con sé stessi ogni casa è quella giusta.

Per "l'anonimo" che si firma come Mogg.
Sono contento di ritrovarti in questo spazio virtuale e spero di poterlo percorrere con te per un buon tratto: la stima va oltre i confini dell'iperspazio.
A risentirti.

Anonimo ha detto...

Caro Ennio, sono una ragazza di dodici anni e mi chiamo Michela. Mi hanno detto che questo blog è molto bello e che rispondi a tutti e sono andata a vederlo. Però ci sono tante parole che non capisco anche se vado bene di italiano e quindi non so se potrò leggere il tuo libro quando esce. Tu andavi bene di lingua quando andavi a scuola? Adesso ti saluto.

Ennio Valtergano ha detto...

Rispondo a Michela.
Sapere che una ragazza di dodici anni viene a visitare il mio blog è davvero bello. Per le parole che dici di non capire mi permetto di darti lo stesso consiglio che tanto tempo fa diedero anche a me. Il consiglio suonava pressappoco così: quando incontri una parola nuova dal significato incerto o addirittura sconosciuto non andare oltre, ma fermati e sfoglia un dizionario; dopo un po' di tempo non ci saranno più parole incomprensibili.
Così feci e se anche non posso dire di conoscere adesso tutte le parole del dizionario, devo confessarti però che ne ho imparate tante di nuove e ancora oggi, se mi capita un termine che sento per la prima volta, non mi vergogno a tirar fuori dallo scaffale il mio bel dizionario e consultarlo. Vedrai che così non avrai difficoltà a leggere anche tu il mio libro, che spero proprio non debba aver bisogno del vocabolario, sennò sai che scrittore sarei...

Luigi ha detto...

Tempo fa avevo letto un libro sulla storia di Trieste edito da Bastogi e non mi era dispiaciuto. Qual è l'arco di tempo coperto dal tuo romanzo?

Ennio Valtergano ha detto...

Per Luigi.
Un arco abbstanza breve: dal 1490 al 1494. Ma quattro anni possono essere tanti se sono densi di avvenimenti.

valentina ha detto...

Ciao Ennio. Tra un anagramma e l'altro sono arrivata qui. Non so se riuscirò a percorrere gli iperspazi come Mogg ma aspetto con ansia l'occasione per provarci.
I personaggi e i temi della narrazione destano molta curiosità. Troverò qualche riferimento conosciuto?

Ennio Valtergano ha detto...

Ciao Valentina.
Se non proprio negli iperspazi, potremmo sempre incontrarci su questo blog. Non so cosa tu intenda per "riferimenti conosciuti", ma di sicuro sarai tu stessa a trovare nei personaggi dei lati che ti ricorderanno qualcuno che conosci o che hai conosciuto in passato.
A risentirci...

Ciak-azione ha detto...

Caro Ennio, stiamo aspettando con vivissima curiosità gli ulteriori indizi che ci hai promesso (dove sei sparito?)

Ennio Valtergano ha detto...

A ciak-azione, come a tutti gli altri amici che mi hanno scritto: non sono sparito, ero semplicemente immerso (o sommerso?) nella revisione delle bozze di stampa... il che significa che l'evento della pubblicazione si avvicina.
Tengo fede alla promessa e, nella sezione La trama, inserisco un nuovo post che fornisce non qualche ma diversi indizi in più.
Ciao

Giulia ha detto...

Dai Ennio, a quando l'uscita? Devo fare i regali!!!

Ennio Valtergano ha detto...

Ciao Giulia, benvenuta nel blog.
L'uscita è prevista per i primi di dicembre. Ti informerò sulle presentazioni che organizzerò in giro così che, se sarai presente a una di queste e vorrai fare dei regali, potrai disporre di copie firmate dall'autore che personalizzeranno il tuo regalo in modo unico.
Ciao e fatti risentire.

ciak-azione ha detto...

Grazie pe gli altri post. Adesso inizio a capirci qualcosa;ma tu sta attento a non affogare nei fogli(a proposito,quante pagine ha il tuo libro?).
Oltretutto stai anche diventando un uomo di mondo da quanto ho capito dal tuo commento sopra!
Oramai giri pure a fare presentazioni. Ma in che posti e quando le farai?Così potrò finalmente conoscerti di persona... e farmi fare un autografo magari...

Ennio Valtergano ha detto...

Ben tornato ciack-azione!
Il romanzo ha poco più di 430 pagine (oppure dovrei dire poco meno di 440? bah!)
No, non sto diventando un uomo di mondo e le presentazioni fanno parte del normale iter che un autore segue all'uscita di un suo libro. Comunque sarà mia cura avvertire te e gli altri amici del blog su luogo e ora delle presentazioni via via che ne farò.
Per l'autografo, tu come gli altri, ci puoi contare.
Ciao.

Cobra ha detto...

Quanti libri hai scritto fino ad ora? perché non sei deventato un uomo di mondo quando hai scritto gli altri? Oppure l'uomo di mondi si diventa solo con i romanzi? Comunque mi hai incuriosito. Apresto.

Ennio Valtergano ha detto...

Ciao cobra, benvenuto anche a te... ma perché sei venuto a sputare veleno?
Non te la prendere: lo sai che scherzo e la tua domanda mi piace, perciò ti rispondo volentieri.
Non sono diventato un uomo di mondo perché non ci tengo. E poi, credimi, per diventare come tu dici un uomo di mondo basterebbe andare in TV e dire quattro fregnacce. Sei proprio sicuro che ce ne sia bisogno? Io qualche dubbio ce l'ho. E nel dubbio, mi astengo.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Ciao sono Cristina e sono nuova del blog. Ho provato a leggere i post ma si parla in modo complicato. Tutti gli scrittori dei libri storici sono così? Non si può provare a scrivere più come si parla? Così potremmo seguire anche noi ragazzi...

Ennio Valtergano ha detto...

Ciao Cristina e benvenuta.
Hai ragione, ci sono dei post un tantino complicati che vanno riletti con attenzione. Ma sai come sono gli adulti: a volte, scrivere in modo un po' difficilotto fa sentire importanti e questo lo dico soprattutto per me. Però ti prometto che terrò conto del rimprovero e farò di tutto per scrivere in maniera più semplice (come si parla...), va bene? Anzi, faccio di più: invito gli amici adulti del blog a non dimenticare le esigenze di voi ragazzi. Comunque devi tenere conto che un minimo di differenza nel modo di scrivere di un adulto ci sarà sempre, non credi?
In ogni caso, continua a seguire il blog e invita pure i tuoi amici a fare altrettanto. Quando capiterà che qualcosa risulti difficile, non esitate a scriverlo. Io mi impegno a rispondere e, se necessario, a spiegare meglio.
Detto questo, mi piacerebbe molto che i ragazzi come te intervenissero in tanti per dire cosa pensano: non conosco molto i ragazzi di oggi e neppure quali sono i loro problemi. Mi aiuti, anzi, mi aiutate a capirci qualcosa di più?
Grazie. Ennio.

Ennio Valtergano ha detto...

Sempre per Cristina.
Scusa, ma ho dimenticato di chiederti una cosa: come mai non sei a scuola a quest'ora?
Di nuovo ciao.

Cristina ha detto...

Sono malata. Grazie per avermi risposto. Ti verrò a trovare.

Ennio Valtergano ha detto...

Mi spiace. Guarisci presto, ti leggerò con piacere.

jUNGLE mAN ha detto...

Ciao Ennio, tu che sei uno scrittore forse saprai apprezzare i testi di un gruppo (The Red Hot Chili Peppers) anche se non lo conosci. Ti ho portato anche la traduzione perché anche se tu sai l’inglese gli altri che leggono non tutti lo sanno.
da KNOCK ME DOWN -
I'm tired of being untouchable
I'm not above the love
I'm part of you and you're part of me
Mi sono stufato di essere intoccabile,
non sono superiore all’amore,
sono parte di te e tu sei parte di me
da CATHOLIC SCHOOL GIRLS RULE
Give no love until you're wed
Live no life until you're dead
Non date amore finché non sarete sposate
Non vivete nessuna vita finché non sarete morte
Ecco i problemi dei ragazzi di oggi sono che di tutte le teorie che tirate fuori da adulti non ce nè una che tiene. Quelli che non sono più ragazzi parlano dell’amore come se dell’amore sapessero tutto e poi si comportano come quelli che non ne sanno niente. L’amore parlato dagli adulti è tutto un non fare e un non toccare, invece l’amore i ragazzi lo fanno anche se non parlano.
La banalità del quotidiano, come la chiami tu, è solo fatta di tutti quei NO senza senso che i vecchi tirano fuori quando non sanno più cosa dire perché sono troppo evidenti le loro contradizioni. E neppure ai figli sanno far vedere che gli vogliono bene “Ti tirano su nel palmo di una mano” come dicono i Peperoncini (che sono questo gruppo.
Se vuoi aiuto per capire i giovani ti consiglio di metterlo nella musica leggera che dici di sentire (ma secondo me ascolti di più quella classica). Però una cosa non ho capito: cosa ci fai con i post che ti manda la gente? Poi li pubblichi? Non te lo dico per fare polemica, mi piace quando dici che ci vuoi conoscere. Ciao

Sciacca ha detto...

Ma chi li conosce questi! Chi li capisce poi...
Però l'uomo della giungla c'ha ragione: gli adulti i ragazzi non li capiscono proprio. E non è perché ti tirano su nel palmo di una mano (Ma che vuol dire?!?!) è perché tu sei obbligato non solo a fare come dicono loro ma anche a ESSERE come dicono loro e c'è una bella differenza. Come dice Vasco che è uno che si capisce,
ieri ho sgozzato mio figlio
è stato un sbaglio
credevo fosse un coniglio.
Mio madre non mi sgozza ma tanto si fa sempre come vuole lei, perfino mio padre.
Solo quando gioco a calcio mi sento libero perché è quello che voglio IO.

Ennio Valtergano ha detto...

Per l'uomo della giungla
Sono nel blog di volata perché sono impegnatissimo in questo momento. Ho bisogno di rileggere il tuo commento per non prendere lucciole per lanterne (come vedi anche gli scritti dei ragazzi non sono di immediata comprensione). Prometto che dopo averlo riletto con calma ti risponderò, anche perché le tue considerazioni lo meritano.
Per ora posso solo dirti questo a proposito dei post: come puoi vedere da te sono tutti pubblicati, anche perché per principio ho deciso di non censurare, salvo che non abbiano contenuti offensivi.

Per sciacca
Ho bisogno di rileggere anche te. Non sono in un momento di intontimento, ma nell'impossibilità di dedicare più attenzione di un passaggio veloce.
A presto

jungle man ha detto...

Tutti uguali voi adulti. Prima scrivi! scrivi! e poi 'scusa ma non posso'...

Ennio Valtergano ha detto...

Caro jungle man, non è una scusa, ma rispetto. Piuttosto che raffazzonare una risposta qualunque, preferisco avere tempo e modo - e ancora adesso non sono davvero nelle condizioni - di leggere con attenzione il tuo commento per avere la certezza di capire bene ciò che scrivi e rispondere con argomentazioni pertinenti. Dunque, non è perché noi adulti siamo "tutti uguali", così come sono convinto che neanche voi ragazzi o giovani siete tutti uguali. Ti chiedo solo di avere ancora un giorno, massimo due di pazienza. Ce la fai?
Ciao con simpatia.

Greta ha detto...

Tiziano Ferro dice che - IL BENE PIÙ SEGRETO SFUGGE ALL’UOMO CHE NON GUARDA AVANTI, MAI – e anche - SOLAMENTE IL CAOS DELLA RETORICA CONFONDE I GESTI E LE PAROLE E LE MODIFICA. Cosa cantavano i ragazzi nel Rinascimento?

Ennio Valtergano ha detto...

Ciao Greta e benvenuta.
Proverò a chiedere a Giselle, lei aveva 16 anni all'inizio del romanzo.
Scherzavo e cerco ora di risponderti seriamente.
Immagino che i ragazzi cantassero canzoni popolari che spesso avevano tempo e ritmo di danza. Ti suggerisco, quando ne avrai occasione, di ascoltare un po' di musica rinascimentale, così potrai fartene un'idea. Credimi, non è per nulla musica barbosa e ci sono cosette davvero carine tanto è vero che Branduardi si è ispirato proprio a quelle musiche per molti dei suoi pezzi.

Ennio Valtergano ha detto...

Per jungle man.
Eccomi finalmente da te. Prima di tutto ho una domanda: perché jungle man e non jungle boy, che forse sarebbe stato più appropriato?
Ma veniamo a quello che dici.
Non si può essere al di sopra dell’amore: l’amore, quando c’è, è dentro; non sopra e neppure sotto.
L’amore va vissuto e non raccontato e quando lo si vive, quello vero, non vi è bisogno di parlarne. E poi va vissuto quando viene, ma siccome quello vero è qualcosa di raro, allora forse conviene non bruciarlo e poi confondere per amore quello che amore non è.
La vita va vissuta da vivi, pienamente, con gioia, a ogni età, da ragazzi, da giovani, da uomini e da vecchi. Se, come tu dici, spesso quelli che parlano dell’amore come se sapessero tutto si comportano poi come quelli che non ne sanno niente, allora vuol dire che o non hanno mai conosciuto l’amore oppure non sono più in grado di provarlo. E, credimi, deve essere davvero una cosa triste.
Io non ho teorie sui giovani: come ho già detto, non li conosco abbastanza par farci sopra teorie e, se li conoscessi, certamente non ci farei teorie ma cercherei di vivere di più insieme a loro. Cerco di avere rispetto per tutti e primi fra tutti per i giovani, proprio perché non li conosco. È anche per questo che tutti i NO che sono costretto a pronunciare come padre( e non sono tantissimi) sono sempre dei no motivati con delle ragioni. E faccio questo per non far diventare la vita di mio figlio una vita banale. Per la stessa ragione non dirò mai a mio figlio cosa dovrà essere: lui ha il diritto di scegliere per sé la vita che vorrà vivere. Io posso solo, e devo farlo, se no non sarei un padre, indicargli dei riferimenti perché impari a districarsi in un mondo che è sempre più aggressivo e violento.
Infine, ti ringrazio per il consiglio: è vero ascolto volentieri musica classica, ma anche quella leggera mi piace molto, anche se credo che non parliamo della stessa musica leggera. O no?
Vieni a trovarmi spesso e fammi tutte le domande che vuoi. Cercherò di risponderti sempre con sincerità.
Ciao.

Ennio Valtergano ha detto...

Per sciacca.
Tutto quello che ho detto per jungle man vale anche per il tuo post. Aggiungo solo che non è vero che gli adulti i giovani non li capiscono, anche se spesso è difficile entrare in un mondo che è fatto di altre regole e, vorrei dire, anche di un altro linguaggio. Lo sforzo per avvicinarsi deve essere fatto da noi adulti e non da voi. Io ci provo.
Ciao.

RAMSES@33 ha detto...

Carissimo Ennio, da quanto anticipi sul tuo libro, cresce in me la curiosità di leggere la tua opera prima.

Mille domande mi assalgono, sulla psiche dei personaggi e su quella dello scrittore, che dopo un lavoro intenso ha portato alla luce un interessante spaccato della vita rinascimentale.

Ah… scusami ma nella storia c’è anche il Drago, il principe, il nano, la massoneria, l’intrigo e il sesso, ma soprattutto Giselle è una simpatica cortigiana.

Ti saluto, pensando che anche se queste mille domande non troveranno risposta, io sarò sempre un tuo estimatore.-

Ennio Valtergano ha detto...

Per ramses@33

A volte io sono invece assalito dalle domande sulla psiche di chi mi scrive...
Comunque, il drago non c'è perché aveva altro da fare... altrove, insieme al principe e al nano... ma non so se facevano sesso insieme tutti e tre.
Quanto poi alla massoneria, siamo proprio fuori della storia, e non solo quella raccontata nel romanzo. A quel tempo esistevano al più le corporazioni di mestiere.
Giselle non fa la cortigiana: non so se è corta o lunga, però è simpatica.
Ogni domanda ha la risposta che in essa è contenuta.
Ciao e torna a trovarmi, almeno c'è una ventata di simpatia reciproca.

boiardo ha detto...

A sostegno di Ramses33 (un poco fetente dato il lungo soggiorno nel sarcofago). Per chi conosce il Berni, uno dei due capitoli che questi scrisse al cardinale Ippolito de Medici è rivolto al nano del cardinale paragonato al guerriero pagano della poesia cavalleresca. Nel capitolo il poeta dichiara che il nano vince il paragone con gli eroi di tutti i romanzi…

Luigi ha detto...

Ho finito di leggere il tuo libro adesso adesso... Quanto ci hai messo a scriverlo? Io, dopo due anni, ancora non ho finito il mio: ma devo ammettere che non sarò mai bravo come te. I tuoi personaggi sembrano vivi. L'ho comprato in libreria (il tuo libro) e l'ho regalato a mia moglie per il suo compleanno. Le è piaciuto molto. Quanto il mio (ha detto lei) ma il mio non è finito e, dopo aver letto il tuo, credo che non lo finirò più...
Che studi hai fatto? Il classico? Forse è lì che si impara a scrivere: io ho fatto una scuola tecnica anche se poi mi sono laureato in lettere.
Buonanotte Ennio Valtergano.
P.S. Sei piaciuto anche a mia suocera...che ha 74 anni!!!!

Ennio Valtergano ha detto...

Ciao Luigi e scusa se ti rispondo solo adesso ma non avevo intercettato il tuo commento.
Per srivere il romanzo ho impiegato un anno, più il tempo che si è reso necessario per le revisioni.
Come te avevo fatto studi tecnici prima di approdare alla laurea in Scienze Politiche. Non ti scoraggiare e porta a termine il tuo lavoro. Dopo di che lo rivedrai tante volte fino a quando non ti sembrerà che sia venuto come lo avevi immaginato.
In bocca al lupo e grazie di cuore.
Ennio

boiardo ha detto...

La stagion del Carnevale
tutto il Mondo fa cambiar. .
Chi sta bene e chi sta male
Carnevale fa rallegrar.
Chi ha denari se li spende
chi non ne ha ne vuol trovar
e s'impegna, e poi si vende,
per andarsi a sollazzar.
Qua la moglie e là il marito,
ognuno va dove gli par;
ognun corre a qualche invito,
chi a giocare e chi a ballar.
Per una volta, data l’eccezionalità dell’evento, non parlerà l’Orlando Innamorato ma Goldoni… Un saluto da Venezia che nel 1458 proibiva agli uomini di travestirsi da donna per entrare nei conventi…

savio ha detto...

Chi va a Venezia, chi in America, Grecia e Nordeuropa, 'int'a vita nun se po' maje sapè ... magari n'ata vota tocca pure a me.

Ennio Valtergano ha detto...

Boiardo, Savio, come mai siete finiti da questa parte? Ho capito: devo pubblicare un nuovo post, altrimenti mi tocca correre per tutto il blog per ritrovarvi. Questa volta vi sono riuscito grazie alle indicazioni di mia moglie che dopo avervi intercettati mi ha prontamente avvertito dello sconfinamento... ma alla prossima?
Caro Boiardo, che il bravo Orlando si prenda una pausa di riflessione per lasciare a Goldoni onore e onere di rima non è un'onta, anche in virtù dell'evento, come giustamente ricordi.
Quanto a Savio, non posso che essere d'accordo: nella vita non si sa mai e chissà che qualche volta non tocchi a te peregrinare per lande diverse dalle contrade vesuviane.
A proposito di peregrinare, Prof sarà poi tornato?
Un saluto a tutti.

prof ha detto...

Nemo sapientiam paupertate damnavit…(Seneca)
La frase vale per Savio, evidentemente propenso a sognare di viaggiare... che risulta essere molto più riposante del viaggiare.
Non sono tornato.
O meglio, sono tornato e ripartito per il mare a concedermi un meritato riposo dopo il lavoro per la pubblicazione. Ma... niente a che vedere con impavidi gentiluomini e dame avvincenti in epoche impalpabili! E presto vi sottoporrò un quesito di tipo storico (o sociologico). Nell’attesa, un riposo scrosciante come l’onda sulla battigia.

Ennio Valtergano ha detto...

Prof ci tieni sui carboni ardenti in attesa dell'arduo quesito.
Ma almeno l'argomento di cui tratta la pubblicazione ce lo puoi dire?
Buon riposo - e se dici che è meritato vuol proprio significare che te lo meriti.
Ti siamo idealmente vicini, cercando di fare il minor rumore possibile.